Il lavoro del docente è faticoso e si divide fra classi difficili, riunioni interminabili e spesso dirigenti “incompetenti” che li lasciano soli contro tutti. Un nostro lettore ci scrive: Sono completamente d’accordo con l’affermazione secondo cui le condizioni lavorative degli insegnanti non vengono minimamente prese in considerazione. È un grido di dolore che non può più rimanere inascoltato.
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Nel mio contesto lavorativo, tra l’attività di insegnamento e le interminabili riunioni, mi ritrovo spesso ad affrontare giornate di lavoro che si estendono per più di 15 ore. Gli scrutini, poi, sembrano non avere alcun orario prestabilito, costringendoci a protrarre le nostre attività ben oltre l’orario di chiusura. Questo non solo mette a dura prova la nostra resistenza fisica, ma anche quella mentale.
La mancanza di pausa adeguata è un altro aspetto critico. Gli orari serrati non ci permettono nemmeno di prendere una pausa per recarci in bagno o semplicemente per rilassarci per un attimo. Questa condizione non solo compromette il nostro benessere fisico, ma mina anche la nostra capacità di svolgere il lavoro con la necessaria concentrazione e dedizione.
Inoltre, gli adempimenti burocratici che ci vengono richiesti sono diventati assurdi e inutilmente gravosi. Le circolari e le comunicazioni che piovono su di noi senza alcun preavviso sono come grandinate che non ci danno tregua. Questa continua pressione e stress non possono essere ignorati.
Non dovremmo nemmeno sentirci in colpa per avere delle aspettative legittime riguardo al nostro orario di lavoro. Chiedere un orario ragionevole non è un lusso, ma un diritto che ci spetta. Dobbiamo fare in modo che la nostra voce venga ascoltata e che siano prese misure concrete per migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti. Solo così potremo garantire un ambiente di apprendimento sano e positivo per i nostri studenti.
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Siamo esseri umani, non macchine, e abbiamo bisogno di rispetto e comprensione per poter svolgere al meglio il nostro lavoro. È tempo che la nostra situazione venga affrontata con la serietà e l’attenzione che merita.
Firmato, Un insegnante stanco e disilluso.
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