Noi del gruppo Docenti di Sostegno uniti per INDIRE riuniamo al nostro interno quelle “categorie” di docenti con esperienza pluriennale e i docenti specializzati con TFA estero, da qualcuno inspiegabilmente disprezzate in questo momento.
È da tempo che stiamo assistendo ormai ad una triste “guerra” tra docenti, non alimentata certo da noi. Ricordiamo con tranquillità che il nostro gruppo ha sempre ribadito il rispetto per tutti e nello stesso tempo però quel medesimo rispetto lo vogliamo anche noi.
Se c’è una Legge approvata, deve essere applicata.
Vogliamo esprimere la nostra ammirazione e ringraziamento all’onorevole Pittoni che da sempre, ha avuto a cuore la nostra sorte, noi siamo onorati di essere rappresentati da Lui.
L’onorevole Pittoni si è sempre occupato del mondo della scuola con il massimo rispetto per tutti anche per chi ha frequentato il TFA sostegno “italiano”.
Non si tratta né di una gara per incoronare chi è più bravo, né di un duello all’ ultima parola…
Qui si tratta solo di ristabilire degli equilibri e di riconoscere il merito a chi lo ha.
Quello che l’onorevole ha dichiarato sui corsi INDIRE è:
“I corsi Indire 2025 sul sostegno sono di fatto una sperimentazione che, salvaguardando la qualità da garantire agli studenti con disabilità, punta a rendere meno onerosa sia in termini economici che di tempi la specializzazione sul sostegno di chi ha maturato adeguata esperienza specifica, esattamente come i Pas 2013 per l’abilitazione all’insegnamento. A chiederli sono i diretti interessati, che da tempo lamentano costi e tempi eccessivi per docenti che hanno già tre annualità di servizio sul sostegno.
Ovviamente vanno gestiti in modo da evitare assurde guerre tra poveri con chi ha concluso cicli Tfa sostegno precedenti o è impegnato nel nono.
L’autonomia universitaria dà agli atenei un potere particolare che il Governo di turno fatica a gestire, col risultato che i corsi di specializzazione sul sostegno, come i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, sono attualmente in gran parte concentrati in alcune aree, totalmente scollegati dalle necessità del territorio. E non essendo in un sistema federale, sono impossibili interventi legislativi che non valgano per l’intero Paese. Da qui le difficoltà, su cui ora si è deciso di intervenire”.
Ringraziamo quindi l’Onorevole Pittoni che si è presentato in piazza il 3 gennaio ultimo scorso alla ricerca del dialogo con i docenti di sostegno “specializzati italiani” che, ripeto, noi capiamo.
Essendo dunque i diretti interessati, noi del gruppo ‘Docenti di sostegno uniti per INDIRE’ chiediamo di essere tenuti in considerazione per eventuali confronti sul ‘tema’ in modo che sia ripristinato il dialogo tra docenti che sicuramente hanno il preciso dovere di mantenersi civili e rispettosi.
Riteniamo infatti che chi ha il delicato compito di entrare nelle scuole italiane deve essere sempre esempio di rettitudine.
A maggior ragione, concedetemi, noi docenti di sostegno.
Gruppo docenti di sostegno uniti per INDIRE
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