C’è rimasto male chi si aspettava che uno dei primi atti del governo Meloni avrebbe riguardato la cancellazione dei navigator e il reddito di cittadinanza. Invece il ministro Calderone li ha confermati entrambi con l’avallo della premier.
Ad evidenziarlo è stato il Foglio che sottolinea: “Doveva essere la prima riforma da smantellare. E invece dal ministero del Lavoro, guidato dalla meloniana Calderone, arriva l’annuncio alle regioni interessate ad avvalersi ancora dei navigator: un rinvio della scadenza dei contratti di altri due mesi”.
Nessuna discontinuità dunque, a dimostrazione che un conto sono gli slogan in campagna elettorale un altro conto è governare, con buona pace di chi ha costruito il successo politico attaccando i beneficiari del RdC spesso dipinti come evasori fiscali o il male per questo Paese.
La politica del pane e salame che tanto fa rimpiangere i giganti del passato, quelli della prima repubblica che a differenza di questi politici avevano il pudore di non attaccare mediaticamente gli ultimi, i più poveri.
Ritornando alle scelte del governo Meloni, il Foglio sottolinea come il primo atto del consiglio dei ministri non ha prodotto nulla di quanto promesso in campagna elettorale come, ad esempio: “Metteremo fine a questa farsa dei navigator” e sottolinea ancora ” il primo atto varato dal nuovo ministero del Lavoro, guidato da quella Marina Calderone indicata proprio da FdI, è prorogare i navigator. Per altri due mesi, almeno”.
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