Disegna un insegnante replicante per una scuola format!
Con il DL 36, che sarà convertito in Legge tra una ventina di giorni, ci troviamo ad un livello diverso rispetto alla legge 107 del 2015, sia pur in continuità con essa, con il DL 36 si va verso una radicale trasformazione della professione del docente, del suo modo di lavorare con un addestramento (formazione) continuo rispetto alle sempre rinnovate esigenze del mercato, della produzione e del consumo in primis di quello digitale. Una scuola programmata dall’alto e un insegnamento che potrei definire format.
I docenti saranno l’appendice delle macchine per educare, i facilitatori degli apprendimenti per competenze e i verificatori delle stesse con un aumento di pratiche certificative e burocratiche.
Aumenteranno a dismisura i test sul tipo dell’Invalsi i rendiconti educativi, le certificazioni, la nuova burocrazia.
La preparazione e la selezione in ingresso sarà finalizzata a questa tipologia di nuovo insegnante e questo indirizzo dovrà essere praticato fin nei percorsi di Laurea.
Inoltre si stabilisce che le retribuzioni saranno sempre più differenziate in base alla formazione come unico strumento di incremento salariale per una quota parte del personale, il 40%.
Si afferma che la scuola e il suo personale sono una spesa e non un investimento e che la riforme si debbano finanziare con economie interne, al sistema, il taglio dell’ organico, la carta del docente, la denatalità e questo è paradossale in quanto la riforma si inserisce nel PNRR.
L’ANP, che appoggia il DL 36 ( di vedano dichiarazioni di Giannelli anche quelle contro lo sciopero) , avrebbe voluto anche il Middle management nel DL 36, questo arriverà in seguito, al momento non è stato considerato una priorità , anche se è previsto un emendamento di FI che non passerà.
L’83% dei docenti che hanno boicottato lo sciopero del 30 maggio a tutto questo è indifferente se non favorevole, il Governo ne prende atto, ringrazia e andrà avanti per la sua strada.
Libero Tassella SBC
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