Gentile Redazione, sono un docente di ruolo in una provincia del Nord, le nostre origini sono siciliane, dove in provincia di Trapani abbiamo una piccola casetta ereditata da mia moglie dopo la scomparsa dei genitori.
Ogni anno, completati gli impegni scolastici, anche quelli di commissario di Esame di Stato, con la famiglia ci rechiamo per le ferie nella nostra adorata Terra siciliana.
In genere prenotiamo una cabina a 4 posti sulla nave traghetto che collega la Sicilia con il Nord del Paese, ma quest’anno abbiamo notato che i prezzi, rispetto al periodo pre-covid, sono triplicati e per una famiglia monoreddito (mia moglie fa solo piccoli lavoretti) come la mia sono insostenibili.
Abbiamo dunque pensato di raggiungere l’Isola in aereo, rispetto alla nave traghetto i biglietti hanno mantenuto i costi quasi in linea con quelli del periodo pre-covid, ma quello che ci ha lasciati disgustati è stato il costo delle auto a noleggio che a differenza del passato sono decuplicati, raggiungendo prezzi a dir poco vergognosi.
Basta collegarsi ad uno dei siti che offrono questo servizio, richiedere un semplice preventivo, per notarlo. So bene che l’argomento in un primo momento sembra aver poco a che fare con la scuola, in realtà non è così. Il personale docente ed ATA che presta servizio nelle scuole del Nord in larga parte è di origine meridionale, molti sono siciliani come me. Parlano con loro la maggior parte medita di rinunciare alle vacanze in Sicilia o al massimo di recarsi in Sicilia in macchina via autostrada, affrontando un viaggio lungo e faticoso.
Mi chiedo se le autorità competenti abbiano monitorato questi aumenti (a mio modo di vedere ingiustificati) dei prezzi e se non sia il caso di attivarsi allo scopo di calmierarli, anche se non sono gli unici aumenti, sono inoltre aumentati i prezzi dei caffè, delle pizzerie e dei ristoranti, vorrà dire che per protesta eviteremo di frequentarli.
Giuseppe P.
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