Il Concorso straordinario Bis è stata la più grande delusione, la lettera

Buongiorno,
sono una docente precaria da ormai 9 anni che a settembre 2022 – al sesto mese di gravidanza – ha sostenuto la prova del concorso straordinario bis.

Bene i compiti per le vacanze, ma è importante anche il tempo libero.

Avevo riposto molte speranze nel suddetto concorso: come moltissimi colleghi ho trascorso l’estate a studiare e quando poi ho ricevuto la valutazione di 96/100 alla prova orale, non nego di aver sperato di essere tra i vincitori.

Purtroppo non è stato così, perché per la mia classe di concorso eravamo tantissimi per solo 49 posti disponibili in tutta la Lombardia.

Oltre a una comprensibile indignazione, ho tanta amarezza: questo concorso straordinario bis si è rivelato un concorso assurdo. Docenti con tanti anni di insegnamento alle spalle che hanno anche ottenuto un punteggio alto all’esame orale – se non il massimo – sono stati esclusi perché nella classe di concorso di appartenenza i posti erano pochissimi.

Al contrario, colleghi che hanno ottenuto un punteggio basso o bassissimo, se non addirittura nullo, si sono ritrovati vincitori semplicemente perché nelle loro classi di concorso gli aspiranti erano meno dei posti disponibili. Inoltre, ai fini della graduatoria finale, sono stati valutati moltissimo i titoli accademici, ben più degli anni di servizio. Tutto ciò non è avvenuto solo in Lombardia, ma su tutto il territorio nazionale.

La tanto decantata meritocrazia dov’è?

Non possiamo essere esclusi in questo modo, ricordo inoltre che abbiamo dovuto argomentare una traccia estratta 5 minuti prima, basata su un vastissimo programma per tutte le materie. Quale docente prepara la lezione 5 minuti prima di entrare in classe?

Ci sentiamo presi in giro e beffati: allo stato attuale, sembra che il Governo ci abbia dimenticati completamente, equiparandoci ai triennalisti nella nuova riforma sul reclutamento docenti.

È assurdo pensare che persone che per anni hanno mandato avanti la scuola con dedizione e sacrifici e che hanno sostenuto una prova concorsuale di questo tipo non abbiano diritto a essere collocati in una graduatoria di merito.

Siamo i cosiddetti “precari storici”, in un altro paese saremmo già di ruolo da un pezzo. È inammissibile che nessuno abbia a cuore la nostra causa. Non è possibile affrontare una prova brillantemente ed essere esclusi. Il ministero, che ora si chiama dell’Istruzione e del merito, deve assolutamente comprendere che in questo caso, di meritocratico c’è veramente ben poco.

Chiediamo a gran voce di non essere dimenticati e di essere collocati in una graduatoria di merito, in virtù anche della votazione conseguita.
Se non erro, è la prima volta che per un concorso non è prevista una graduatoria di merito con conseguente scorrimento.

Un altro aspetto poco chiaro è che è stata stilata una graduatoria, per ciascuna cdc, solo dei vincitori e non totale, ragion per cui nessuno di noi è a conoscenza della propria posizione.

La nostra intenzione è quella di presentare un ricorso collettivo per chiedere una graduatoria di merito con relativo scorrimento al fine di ottenere il ruolo.

Come suggerito da una collega, mi piacerebbe inoltre ricordare al Governo che nella Costituzione, nella parte prima, titolo II, nei rapporti etico-sociali, vi è l’articolo 34, all’interno del quale è sancito che: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.

Credo che, costituzionalmente, il Governo abbia il dovere politico, etico e sociale di aiutarci a crescere professionalmente, in quanto siamo meritevoli e capaci.
Chiediamo di avere visibilità, al fine di fare in modo che ci si occupi anche della nostra causa.

Nel ringraziare per l’attenzione, porgo i miei più cordiali saluti.

Chiara Bernasconi
Docente precaria di musica

Fiducia nel governo ma a quando l’uscita dei DPCM abilitazioni?

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