l concorso a presidi a rischio ricorsi – Il concorso per dirigente scolastico, tornato a livello regionale dopo 13 anni, rischia di naufragare prima ancora di iniziare a causa di una valanga di ricorsi. La prova preselettiva svolta il 23 maggio ha infatti escluso il 93% dei quasi 28mila candidati che hanno presentato domanda. Una fetta consistente di esclusi, supportata dagli avvocati, è pronta a far valere le proprie ragioni in tribunale per cercare di accedere alle prove scritte e orali.
I motivi di possibile impugnazione presi in esame riguardano sia alcuni quesiti della prova preselettiva, che potrebbero essere stati formulati in modo errato o fuorviante, sia i punteggi minimi di accesso alle prove successive, che variano da regione a regione. C’è chi sostiene che fissando la soglia di accesso al triplo dei posti disponibili si sia andati oltre la semplice sufficienza, escludendo candidati potenzialmente idonei. Inoltre, la pubblicazione tardiva dei quadri di riferimento per la prova solleva dubbi sulla trasparenza e correttezza delle modalità di selezione adottate.
Se i ricorsi dovessero essere accolti dai tribunali amministrativi regionali, migliaia di candidati in più potrebbero accedere agli scritti, con il rischio concreto di far slittare l’intero concorso e vanificare l’obiettivo di varare le graduatorie entro settembre 2024. Uno scenario che getta sin d’ora ombre pesanti sull’iter di selezione per coprire i 587 posti da dirigente scolastico messi a bando.
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