Roma, 21 marzo – Un recente studio condotto dalla Rome Business School in collaborazione con l’istituto di ricerca spagnolo Gad3 evidenzia un dato sorprendente: mentre l’89% degli studenti italiani utilizza strumenti di intelligenza artificiale (IA), solo il 30% dichiara di aver ricevuto una formazione adeguata in questo ambito.
L’indagine, intitolata “L’intelligenza artificiale e l’occupabilità del futuro per gli studenti dell’istruzione superiore”, ha coinvolto 3.600 studenti tra i 18 e i 35 anni in Italia, Francia, Spagna e Colombia. L’obiettivo era comprendere le percezioni, le competenze e le aspettative dei giovani rispetto all’IA nei loro percorsi di studio e di carriera.
Le Competenze Tecnologiche: Un Gap da Colmare
Nel corso di una tavola rotonda presso la Rome Business School, Sara Morais, General Manager di Gad3, ha sottolineato come l’IA sia ampiamente utilizzata dagli studenti di Scienze, Ingegneria e Architettura. Tuttavia, solo il 32% afferma di saper sviluppare soluzioni basate su questa tecnologia.
Antonio Ragusa, Dean della Rome Business School, ha commentato: “L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama dell’istruzione e del lavoro, creando nuove opportunità e sfide. I risultati dimostrano che è necessario potenziare la formazione per preparare i professionisti del futuro”.
Vantaggi e Sfide dell’IA Secondo gli Studenti
Secondo l’indagine, il 56% degli studenti ritiene che le funzionalità più importanti dell’IA siano l’analisi di immagini e video e il machine learning. Tra i principali vantaggi emergono:
- Maggiore produttività (40%)
- Progressi nella ricerca (38%)
Tuttavia, gli studenti italiani vedono anche alcune criticità legate all’IA, tra cui:
- Perdita di posti di lavoro dovuta all’automazione (33%)
- Preoccupazioni etiche sull’uso dell’IA (33%)
Il Ruolo dell’IA nel Mondo del Lavoro
Gli studenti sono consapevoli che l’IA trasformerà il mondo del lavoro: il 31% ritiene che verranno creati nuovi posti in settori emergenti, mentre il 40% teme la scomparsa di alcune professioni, in particolare nella manifattura (30%) e nelle attività amministrative (17%).
Per affrontare queste sfide, il 74% degli studenti italiani sostiene la necessità di integrare l’IA nei programmi educativi e di formare i docenti in questo ambito. Tra le soluzioni proposte:
- Partnership con aziende tecnologiche (68%)
- Collaborazioni con il settore produttivo (68%)
- Normative sull’uso dell’IA nel lavoro (39%)
- Programmi di riqualificazione professionale (38%)
Formazione e Futuro: Il Parere degli Esperti
Durante la tavola rotonda, Emanuele Cacciatore e Silvia Bellucci, esperti di intelligenza artificiale e formazione, hanno ribadito l’importanza di preparare gli studenti non solo a usare l’IA, ma anche a governarla. “Dobbiamo sviluppare competenze trasversali e pensiero critico – ha affermato Cacciatore – per affrontare in modo etico le trasformazioni tecnologiche”.
La Rome Business School, prima in Italia a lanciare un Master in Intelligenza Artificiale, continua il suo impegno per formare professionisti capaci di sfruttare le potenzialità dell’IA in modo strategico e innovativo.
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