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Ieri, 26 luglio 2012, si è svolto dalle 10 alle 19, il 4° sit-in dei docenti inidonei presso il Senato della Repubblica

Circa trecento tra lavoratori e lavoratrici appartenenti ad ACI informatica e docenti inidonei (docenti che per gravi motivi di salute non possono rimanere in classe ma svolgono proficuo lavoro presso biblioteche, laboratori e a sostegno della offerta formativa) si sono dati appuntamento presso il senato, per protestare contro l’iniquo art 14 della Revisione di spesa e la “deportazione” degli inidonei nei ruoli ATA.
Anche oggi sono intervenuti colleghi e colleghe provenienti da altre regioni che hanno manifestato e portato il proprio contributo in piazza e così, in questi quattro giorni di protesta, si sono succeduti docenti inidonei provenienti da tutta Italia :dall’Emilia, dalla Toscana, dall’Abruzzo, dalla Campania,dalla Sicilia, dalla Sardegna.
La giornata si è presentata convulsa, tra il succedersi di notizie a volte contrastanti tra loro, ma ha trovato i colleghi e le colleghe inidonei determinati nel portare sino in fondo la propria battaglia.
I dati forniti in mattinata sulle immissioni in ruolo previste per quest’anno ( 21.500 docenti circa e 5.000 ATA), contrastavano , infatti, totalmente con quelle riguardanti lo spostamento di circa 4.000 docenti inidonei sugli stessi posti ATA. Ma i parlamentari della commissione cultura della camera hanno assicurato che ciò risultava compatibile con lo stralcio del comma 13 dell’art 14 ( che riguarda, appunto, la deportazione degli inidonei sui posti ATA).
A loro parere, infatti, lo stralcio del comma 13 art. 14, risultava la miglior soluzione del problema per gli inidonei in quanto il provvedimento di spostamento sui profili ATA, sembrava improponibile per la particolare situazione dei docenti inidonei che, gravemente malati, sarebbero risultati, nella concreta applicazione della legge, difficilmente trasferibili su altri posti.
Nulla si è invece saputo in relazione alla discussione della commissione bilancio del senato, dove era in votazione la spending review, che ha però proceduto non secondo un criterio di linearità, ma scorrendo da un articolo ad un altro secondo un criterio di complessità.
Come ieri, anche oggi, è apparsa evidente la difficoltà di procedere all’approvazione di quanto previsto dall’art 14,comma 13 della spending, ovvero sulla reale fattibilità di quella che è stata definita una “deportazione” coatta dei docenti nelle segreterie, con dequalificazione e conseguente perdita stipendiale.
I Cobas e gli insegnanti inidonei hanno ricevuto numerosissimi attestati di solidarietà e incitamento ad andare avanti nella lotta e si dichiarano soddisfatti dei quattro giorni di mobilitazione, per l’intensità della partecipazione e il coinvolgimento dei colleghi e delle colleghe.
Si dichiarano ancor più convinti della impossibilità di procedere anche “tecnicamente” allo spostamento dei docenti inidonei su altri posti e, visto lo slittamento della votazione ( che dovrebbe tenersi nella mattinata di domani) hanno deciso di dare un ulteriore appuntamento per domani
Venerdì 27 luglio, dalle ore 10 alle ore 19 presso il Senato della Repubblica ( Piazza delle Cinque Lune – Dalla stazione prendere il 70 o il 64)

Per l’esecutivo nazionale Cobas

Anna Grazia Stammati

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