Il recente rifiuto dell’emendamento per l’assunzione degli idonei ai concorsi PNRR 2023 rappresenta un duro colpo per migliaia di candidati che, pur avendo superato le prove, si trovano ora esclusi dalla possibilità di ottenere un posto di lavoro stabile. Questa decisione ha sollevato forti preoccupazioni tra i docenti e le associazioni di categoria, in particolare l’Anief, che ha immediatamente lanciato un appello al Governo per un intervento decisivo.
L’emendamento, parte della Legge di Bilancio 2025, mirava a garantire la stabilizzazione dei candidati risultati idonei nei concorsi PNRR. Tuttavia, è stato dichiarato inammissibile, lasciando oltre mille docenti in una situazione di incertezza. Nonostante abbiano superato il concorso, questi candidati non sono stati inclusi nelle graduatorie di merito necessarie per l’immissione in ruolo.
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha espresso la sua delusione per la decisione parlamentare, sottolineando che l’assenza di un provvedimento legislativo adeguato costringe i docenti a cercare giustizia attraverso ricorsi al Tar del Lazio. “È inaccettabile che chi ha dimostrato le proprie competenze non possa accedere a un lavoro che spetta loro di diritto”, ha affermato Pacifico, evidenziando come la situazione sia diventata insostenibile.
Inoltre, Anief ha fatto appello anche alla Commissione Europea affinché intervenga a favore di questi idonei, sostenendo che la loro esclusione rappresenta una violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori. L’associazione continua a raccogliere ricorsi e a mobilitarsi per garantire che tutti i candidati idonei possano finalmente ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
La questione degli idonei ai concorsi PNRR si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà nel sistema educativo italiano, dove la mancanza di personale stabile e qualificato continua a rappresentare una sfida significativa. La speranza è che il Governo prenda in considerazione queste istanze e trovi soluzioni efficaci per garantire un futuro lavorativo dignitoso a tutti i docenti che hanno dimostrato le proprie capacità.
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