Dopo l’approvazione del regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, il Parlamento italiano discute una proposta di legge quadro per normare l’utilizzo dell’IA nel nostro paese, evitandone usi invasivi.
Nel testo, l’Art.20 dedica ampio spazio a istruzione e formazione. In primo piano inclusione e salute degli studenti: l’IA sarà impiegata per potenziare l’accessibilità dell’educazione alle persone con disabilità, adattando materiali didattici e metodologie. Così come per promuovere il benessere psicofisico attraverso monitoraggi personalizzati e supporto all’attività sportiva.
Sul fronte dell’apprendimento, la proposta punta a sviluppare competenze STEM negli istituti, anche tramite attività di orientamento e percorsi formativi speciali per studenti plus-dotati.
Particolare focus poi sul potenziamento delle discipline scientifico-tecnologiche nei curricula (Art.22), al fine di incentivare la scelta di indirizzi STEM dopo il diploma. Tra gli obiettivi, aumentare il numero di giovani formati sui temi dell’IA attraverso inserimenti nei Piani Didattici Personalizzati per talenti delle superiori.
In sintesi, la legge delinea un uso etico e costruttivo dell’Intelligenza Artificiale nella scuola italiana, mirato a migliorare l’inclusione, le competenze scientifiche e il benessere degli studenti.
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