I prestiti personali nell’ISEE: come dichiararli e gestirli per non perdere agevolazioni

La dichiarazione ISEE è fondamentale per poter accedere a numerose agevolazioni e sussidi economici erogati dallo Stato. Ma come vanno dichiarati i prestiti personali ricevuti? Scopriamolo in questo articolo.

Quando si fa domanda per l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è necessario dichiarare anche i prestiti personali ricevuti, in quanto influenzano la giacenza media. Sebbene queste somme debbano essere restituite, ai fini ISEE vengono considerate come parte integrante del patrimonio mobiliare del nucleo familiare.

Come dichiarare i prestiti personali nell’ISEE

Ciò avviene perché l’ISEE ha lo scopo di valutare in modo completo la capacità economica della famiglia richiedente. I prestiti, pur essendo temporanei, incrementano la liquidità sul conto corrente e di conseguenza la giacenza media dichiarata. Questo può riflettersi in una riduzione delle prestazioni percepibili, in quanto l’ISEE più elevato potrebbe superare le soglie richieste.

Per calcolare correttamente la giacenza media è necessario considerare tutti i movimenti del patrimonio mobiliare nell’anno di riferimento. Rientrano nel conteggio conti correnti, depositi, titoli e altri strumenti finanziari. La giacenza da inserire è quella più alta tra la media annuale e il saldo al 31 dicembre.

Una franchigia di 6.000€ viene sottratta dal totale patrimonio mobiliare, crescente in base al numero di componenti del nucleo familiare. Tuttavia, è bene tenere bassa la giacenza dichiarata per non penalizzarsi nell’accesso a bonus e sussidi.

Cosa fare dunque dopo aver ricevuto un prestito? Strategie possibili sono il prelievo immediato delle somme – ove consentito – oppure il loro rapido investimento per pagare debiti o spese necessarie. Un utilizzo ponderato dei fondi del prestito aiuta a contenerne l’impatto sull’ISEE.

Prima di intraprendere qualsiasi azione, però, è consigliabile valutare le condizioni del finanziamento e le proprie necessità finanziarie a medio-lungo termine. Una consulenza professionale può essere utile per gestire al meglio l’equilibrio tra dichiarazione ISEE e solidità del bilancio familiare.

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