La buona scuola, ovvero la legge di riforma 107/15 contestatissima anche dal M5S non si tocca, o meglio non verrà smantellata ma verrà “aggiustata“. Come direte voi, questo al momento non è dato saperlo. Il ministro Bussetti ad esempio si è sempre detto favorevole a quella legge anche se secondo lui qualcosa va migliorata. Il neo sottosegretario, ex ministro in pectore del governo del M5S nonché dirigente scolastico, Salvatore Giuliano pare sia dello stesso avviso del ministro.
L’altro sottosegretario, sempre in quota M5S, dovrebbe tenere i conti del MIUR in ordine, si tratta di dell’On. Fioramonti che è un economista, e come ricorderete era stato designato da Di Maio proprio come Ministro per lo Sviluppo economico.
La buona scuola non verrà abrogata, ma aggiustata
Tale linea politica sta gettando nello sconforto migliaia di docenti ed ATA che alle elezioni politiche hanno sostenuto e votato proprio il M5S perché fra le proposte in campagna elettorale vi era appunto quella di “radere al suolo” la cosiddetta buona scuola. Invece sembra prevalere la vecchia logica del cacciavite: via la chiamata diretta, via i dirigenti sceriffi, magari sarebbe interessante istituire il dirigente votato la collegio dei docenti, invece il neo ministro ha annunciato un nuovo concorso per mettere finalmente fine alle reggenze, via l’alternanza scuola lavoro? Su questa riforma invece siamo convinti che non cambierà molto, chi protesta dovrà rassegnarsi. Insomma il cambiamento, almeno per la scuola, si ridurrà a qualche correzione?