Il coding sarà il futuro della scuola italiana, per questo motivo i nuovi docenti dovranno conoscerlo, cancelli sbarrati invece per chi non ha le competenze in tale materia.
Cos’è il CODING?
Per chi non lo sapesse ancora il coding non è altro che una programmazione semplice al PC chiamata appunto coding che serve a agli studenti oltre a programmare dei movimenti spesso poi riprodotti da piccoli robot, come, ad esempio, quelli di muoversi all’interno di un percorso prestabilito o di realizare semplici videogiochi.
Insomma gli studenti in questo modo sviluppano il cosiddetto “pensiero computazionale”, ovvero un approccio inedito ai problemi ed alla loro risoluzione.
In sostanza, grazie al coding, gli studenti non imparano solo a programmare, ma programmano per apprendere.
Nuovi docenti esperi in coding
La diffusione del coding è inserita nel PNSD (Piano Nazionale della Scuola Digitale) sono coinvolti gli animatori digitali che avranno poi il compito di accelerare la diffusione del coding negli istituti scolastici e formare gli insegnanti in padroni dei nuovi linguaggi utili ai fini didattici.
Chi invece non lavora nella scuola, ma intente lavorarci, dovrà necessariamente avere competenze in coding che è stato inserito tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso.
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