Il Procuratore Nicola Gratteri è stato chiaro: la scuola è fondamentale per contrastare la malavita e per formare i giovani, ma alcuni genitori troppo ignoranti e permissivi rischiano di sabotarne il lavoro.
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La scuola come protezione dalla criminalità
Secondo Gratteri, intervenuto ad una conferenza a Napoli sul tema “Sport e cultura contro la povertà educativa”, lasciare i ragazzi soli può spingerli nelle braccia della malavita. È necessario restare vicini agli studenti e renderli forti culturalmente.
Troppe proteste per i brutti voti
Purtroppo però esistono ancora genitori di 55 anni analfabeti funzionali, che invece di supportare l’operato degli insegnanti protestano quando i figli prendono voti bassi. Credono di recuperare così l’affetto perso, ma sbagliano. I voti servono a migliorarsi, non a creare conflitti.
Investire sulla scuola come prevenzione
Il Procuratore ha sottolineato come oggi la famiglia sia assente e spetti alla scuola, sempre più esposta, il compito di educare i giovani e tenerli lontani dalla criminalità. Serve però finanziare di più la scuola, con orari prolungati, stipendi migliori e più attrezzature. Solo così si potrà arginare la povertà educativa e prevenire i rischi di devianza.
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