Prosegue il dibattito sulla riforma del sistema previdenziale, ma la Manovra porta alcune novità
La legge di bilancio per il 2025 contiene importanti indicazioni sulle pensioni, con la conferma di strumenti come l’APE sociale e incentivi per chi sceglie di rimanere occupato. Tuttavia, manca ancora una vera riforma organica che garantisca la sostenibilità a lungo termine.
APE sociale prorogata fino al 2028
Uno degli interventi riguarda il rifinanziamento dell’APE sociale, ossia l’indennità erogata dall’INPS a chi raggiunge i 63 anni (58 per i lavori gravosi) con almeno 30 anni di contributi. La spesa dedicata viene incrementata fino al 2028, riconoscendo l’importanza di questa misura per agevolare l’uscita anticipata di chi svolge mansioni usuranti o si trova in condizioni di disagio.
Incentivi per rimandare la pensione
Vengono inoltre confermati i bonus economico-contributivi per chi, raggiunta l’età, decide di non cessare l’attività professionale. L’obiettivo è garantire flessibilità in uscita, tutelando al contempo le competenze di chi possiede un’esperienza maggiore.
Nuovo meccanismo di adeguamento
Tra le novità, dal 2025 l’indicizzazione degli assegni all’inflazione sarà divisa in fasce per assicurare maggiore equità. Restano anche canali come Quota 103 e Opzione Donna, seppur con vincoli più stringenti.
Ancora da affrontare il nodo della sostenibilità del sistema previdenziale, ma la Manovra contiene primi passi per venire incontro a specifiche categorie e garantire flessibilità in uscita.
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