Uno dei timori del personale della scuola è che il governo Meloni possa ripristinare la vecchia politica a sostegno delle scuole private e confessionali a danno delle scuole statali. La stagione dei finanziamenti delle scuole statali, se così sarà, ha avuto vita breve ed è coincisa con l’ex ministra Azzolina che di risorse alle scuole ne ha fatte arrivare tanti, compreso quelli per il rinnovo degli arredi e compresi quei banchi a rotelli utilizzate come grimaldello per delegittimare la politica di un ministro che era assolutamente per la scuola statale.
Si teme il cambio di rotta, più soldi alle private, meno alle statali
Anche con il ministro Bianchi non ci sono stati grossi scostamenti anche se bisogna sottolineare che non ha voluto rifinanziare l’organico covid anche quello voluto dall’ex ministra Azzolina. Sui social c’è già chi la rimpiange, su Facebook un utente scrive: “il nuovo governo favorirà le scuole private perché’ tutti i ministri dell’istruzione parlano la stessa lingua, provengono dalla stessa sagrestia, esclusa Azzolina, che invece ha stanziato più fondi per le scuole pubbliche e va ricordato che i banchi a rotelle sono sempre stati disponibili, è facoltà delle scuole comprarle o meno… per cui, chi lavora nelle scuole pubbliche e pensa di avere a cuore le sorti di esse, non deve credere” – conclude in maniera colorita ma la sostanza è che chi lavora a scuola dovrebbe avere gli strumenti per distinguere la propaganda dai fatti.
Le preoccupazioni della scuola
Insomma la preoccupazione diffusa però è proprio quella di assistere dopo anni al taglio delle risorse alla scuola statale e al finanziamento delle scuole private, vecchio pallino ideologico della scuola di centro-destra.