La riforma pensionistica del Governo Meloni sembra intraprendere una direzione ben diversa da quella promessa in campagna elettorale. L’ultima proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, prevede incentivi per spingere i lavoratori a posticipare il pensionamento, ipotizzando persino la rinuncia da parte dello Stato a una quota dei contributi previdenziali. Una misura che appare in netto contrasto con le promesse iniziali di cancellare la riforma Fornero, e di garantire un accesso anticipato alla pensione per i lavoratori italiani.
Giuseppe Conte, ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, non ha risparmiato critiche, sostenendo che il governo si stia lanciando in una “luna di miele” con Monti e Fornero, mentre i giovani restano esclusi dal mercato del lavoro, bloccati da politiche che continuano a penalizzare le nuove generazioni.
Mentre si promette ai pensionati attuali un futuro con tagli alle rivalutazioni in un contesto di rincari e inflazione crescente, i giovani vedono allontanarsi la possibilità di un impiego stabile. L’incentivo a restare più a lungo al lavoro rischia di far crollare ulteriormente la speranza di occupazione per le nuove leve.
In un clima di forte incertezza economica, le scelte del governo potrebbero rivelarsi un disastro, con una popolazione anziana che si vede costretta a lavorare più a lungo e giovani che rimangono ai margini del mercato del lavoro.
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