Oggi in Italia per diventare docente per la scuola dell’infanzia, del primo e secondo ciclo d’istruzione, per partecipare alle immissioni in ruolo a tempo indeterminato e avere assegnata una cattedra, sono necessari non solo “il titolo di studio di accesso all’insegnamento e l’abilitazione all’insegnamento”, ma è indispensabile superare un concorso pubblico, solo in questo modo si può essere assunti regolarmente all’interno della scuola pubblica.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione utilizzati nelle procedure concorsuali ordinarie, ad avere un peso sono i voti ottenuti nelle singole prove ma maggiore importanza assume l’aver conseguito un numero “spropositato di titoli”, determinando per alcuni, già nella fase iniziale di valutazione, un punteggio di base più alto rispetto alla media dei concorrenti.
I Concorsi Ordinari sono banditi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per rispondere alla necessità di coprire i posti annualmente disponibili, e poter impiegare – all’interno delle aule italiane – docenti con specifiche caratteristiche e qualità, quindi: preparati e formati sulle recenti metodologie in campo psico-pedagogico, selezionati – secondo determinati standard – da commissioni giudicatrici individuate dallo stesso Ministero, e in possesso, infine, della giusta motivazione e attitudine ad insegnare.
In passato i docenti precari risultati idonei intrapresero una strada tortuosa e complicata, la stessa che oggi hanno deciso di ripercorrere gli Idonei 2020 per aver assicurata – come allora – la possibilità di un futuro ruolo all’interno delle istituzioni scolastiche, permettendo, allo stesso tempo, di stabilizzare la loro posizione lavorativa.
In particolare, l’ultimo percorso concorsuale ordinario si è rivelato davvero estenuante, poiché svolto in un periodo di crisi, di incertezza socio-economica e smarrimento globale (che tutt’oggi ancora persiste), in cui gli Idonei 2020 si sono cimentati in prove altamente selettive, competitive ed impegnative (studiate per accertare il livello di preparazione complessivo) e hanno dovuto sostenere esami ad hoc, in base alla specifica classe di concorso.
Le diverse verifiche hanno messo alla prova – in maniera scrupolosa – le conoscenze teorico-pratiche sulle ultime metodologie didattiche, psicologiche e pedagogiche dei candidati, cercando di sondare le loro capacità di Problem solving e di Progettazione di attività didattiche inclusive, ipotizzando sempre la presenza in classe di studenti con Bisogni Educativi Speciali.
Tutto ciò, nell’ottica di una scuola inclusiva, “in cui ogni alunno riceva la giusta attenzione ed uno sguardo su misura, in cui si accolgano in toto i bisogni, i talenti e le aspirazioni di tutti”.
Il MIM deve avere come “fine assoluto” il benessere dei ragazzi e dare priorità a “un’educazione per tutti e per ciascuno”, puntando ad una “didattica davvero inclusiva”.
In funzione di tale obiettivo prioritario, perché non garantire l’ingresso nelle classi italiane di docenti precari, che con perseveranza e fiducia verso le Istituzioni chiedono all’unisono – oggi più che mai – di poter entrare a scuola non più da precari ma da docenti di ruolo con gli stessi diritti riconosciuti ai colleghi?
E ancora, come mai il Consiglio di Stato si è pronunciato favorevole – in Adunanza Plenaria lo scorso 29 dicembre 2022 – in merito ai corsi di specializzazione per il sostegno conseguiti all’estero (comunemente denominati “TFA sostegno”), mentre il MIM lascia cadere nell’ombra la richiesta di riconoscere ufficialmente ai docenti il merito di aver superato le Procedure Concorsuali Ordinarie del 2020 – D.D. n. 498 (scuola dell’infanzia e primaria), D.D. n. 499 e “STEM” ex D.D. 499/2020, D.D. 826/2021 e D.D.G. 252/2022 (scuola secondaria) – non avvalorando la trasformazione delle Graduatorie di Merito in Permanenti?
Questi insegnanti, delusi e rassegnati, che tipo di valori trasmetteranno ai futuri adulti? Che basta comprare titoli per ottenere con “zero sforzi” il tanto agognato posto fisso, mentre chi studia con impegno, sacrificio e passione – per superare anche un concorso pubblico – non raggiunge mai la “meritata realizzazione”?
Il Ministero, lo Stato appoggiando la richiesta di rendere le GM 2020 senza scadenza temporale, conferirebbe pubblicamente il giusto valore al merito, alle competenze e al talento dimostrato in sede concorsuale da Tutti i Docenti Idonei. Cosicché, le graduatorie non solo potrebbero essere “utilizzate annualmente ai fini dell’immissione in ruolo, sino al loro esaurimento”, ma allo stesso tempo si garantirebbe un “trattamento di uguaglianza, così com’è avvenuto per gli Idonei dei precedenti concorsi ordinari del 1999, 2012, 2016 e 2018”.
Tuttavia, ad oggi nessuna replica risolutiva è pervenuta dai diversi Soggetti che il Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020 ha interpellato, salvo qualche timida risposta di solidarietà e comprensione.
Tutto ciò ha del paradosso! Migliaia di Idonei precari continueranno a “gridare delusione e disappunto ” nei diversi canali social e testate giornalistiche in forma di protesta contro una società che li “sottostima”, e ad esprimersi attraverso il Movimento, per far sentire alta la voce della Classe docente, stanca e amareggiata ma unita e motivata nel far valere i “diritti calpestati dei precari”.
Vorremmo ricordarvi che i docenti – seppur precari – rivestono un ruolo fondamentale, ovvero: “Aiutare le nuove generazioni a diventare cittadini resilienti in un futuro sempre più incerto”.
Noi Precari e oggi pure Idonei abbiamo studiato con dedizione e superato un concorso per formare individui completi, in grado di esprimersi pienamente e liberamente nel rispetto delle diversità altrui, e di fornire agli studenti non solo conoscenze disciplinari ma anche dotarli di quelle competenze trasversali che gli consentano di valorizzare le proprie potenzialità e di trovare il proprio posto nella società.
Per tale ragione, il Movimento a nome di Tutti gli Idonei delle Procedure Concorsuali Ordinarie del 2020, chiede Umanamente e col dovuto Rispetto alle diverse Rappresentanze politiche e agli Organi competenti di appoggiare la trasformazione delle GM 2020 in Graduatorie di Merito Permanenti.
Il Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020 rinvia, per questo motivo, a sottoscrivere la Petizione a sostegno degli Idonei Infanzia, Primaria, Secondaria e STEM, precari della scuola pubblica:
https://forms.gle/9QaHzShsVdiLtmxf9
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