HomeATAGli ATA possono essere considerati working poor?

Gli ATA possono essere considerati working poor?

Working poor, gli ATA a rischio povertà, ma nessuno fa niente!

Più volte abbiamo denunciato la condizione del personale ATA sempre più working poor. E’ uno degli aspetti critici che affligge gli ATA, in particolare il personale ausiliario, meglio noti come collaboratori scolastici.

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Proprio gli ex bidelli percepiscono stipendi al limite della povertà e che manca poco per rientrare nel limbo dei working poor, poveri nonostante occupati.

Questo, in un contesto in cui il costo della vita è in costante aumento, può rappresentare una sfida nel condurre una vita dignitosa. Esaminare attentamente la struttura salariale e considerare eventuali adeguamenti potrebbe essere cruciale per garantire una retribuzione equa.

ATA: Contratti part-time, orari ridotti e rischio working poor

Molto del Personale ATA lavora anche con contratti part-time o orari ridotti, il che ha un impatto diretto sul salario reale. Questa situazione può complicare ulteriormente la stabilità economica e la possibilità di mantenere uno standard di vita accettabile.

Occorre rivedere la retribuzione del personale ATA e restituire dignità agli stipendi, specie a quelli dei collaboratori scolastici, fra i più bassi in assoluto.

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