G. Valditara è il nuovo Ministro dell’Istruzione riconfigurato con l’aggiunta dell’espressione …e del Merito”.
Il nuovo inquilino è ancora una volta un professore universitario.
Se si esclude la parentesi di L. Azzolina abbiamo avuto negli ultimi quattordici anni degli inesperti d’aule scolastiche.
Mi riferisco a Gelmini, Profumo, Carrozza, Giannini, Fioramonti, Bianchi.
In questa lista occorre ricordare la sindacalista Fedeli e Bussetti. Il profilo però non cambia.
Da qui la domanda: perché la politica non guarda al mondo della scuola per la scelta del Ministro?
Innanzitutto la percezione è che gli insegnanti siano considerati come incompetenti dal punto di vista organizzativo.
Ragionamento fuori dal tempo!
Essi sono impegnati nella didattica, ma un numero significativo è coinvolto nell’organizzazione del proprio Istituto, hanno relazioni con gli Enti Locali, le Università, Le Asl…
La superiorità dei professori universitari è solo presunta. Essi insegnano, come i docenti delle superiori, delle primarie…. Sicuramente a un altro livello, ma in una situazione semplificata ( aule più silenziose, meno affollate…).
Quindi non rimane che il retaggio culturale di origine gentiliano: chi insegna ai livelli superiori è maggiormente competente!
Purtroppo gli insegnanti sono poco considerati dal punto di vista mediatico. Parlano di scuola politici, sindacalisti, intellettuali, soubrette…
In altre parole: tutti meno i docenti! Quindi perché meravigliarsi della scelta del Ministro?
Gianfranco Scialpi
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