La formazione continua rappresenta uno degli strumenti fondamentali per rafforzare le competenze dei docenti e migliorare l’efficienza del sistema scolastico. Tuttavia, l’avvio del primo ciclo triennale della Formazione Volontaria Incentivata (FOVI), introdotto dal Decreto MIM 113 del 6 giugno 2024, ha sollevato diverse preoccupazioni tra i professionisti del settore, in particolare tra i membri di Ancodis (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici).
Il programma, che punta a coinvolgere 30.000 docenti di ruolo impegnati in funzioni di coordinamento didattico e organizzativo, è stato avviato con tempistiche molto ristrette. La scadenza iniziale per l’iscrizione, fissata al 30 settembre, è stata prorogata al 30 ottobre solo dopo le pressanti richieste dell’associazione. Nonostante ciò, il primo anno del percorso formativo, erogato attraverso la piattaforma FUTURA di Indire, ha richiesto un impegno significativo da parte dei docenti partecipanti.
Un Percorso di Qualità ma Denso di Sfide
La formazione, strutturata su 30 ore, si è distinta per l’elevata qualità dei contenuti e per il valore delle elaborazioni richieste ai corsisti. Tuttavia, i tempi serrati e la concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico hanno reso il percorso particolarmente impegnativo. I docenti coinvolti, infatti, si sono trovati a gestire contemporaneamente le attività formative, i compiti di insegnamento e le responsabilità legate al funzionamento organizzativo delle scuole.
Con l’approssimarsi della seconda annualità del ciclo triennale, Ancodis esprime forte preoccupazione. La fine dell’anno scolastico è tradizionalmente un periodo denso di impegni: monitoraggio dei processi organizzativi, gestione dei progetti PNRR, scrutini ed esami rappresentano solo alcune delle attività che gravano sul personale scolastico. L’avvio del secondo ciclo in tempi non adeguatamente pianificati potrebbe mettere ulteriormente sotto pressione i docenti già impegnati su più fronti.
La Richiesta di Ancodis: Tempi Più Compatibili
Rosolino Cicero, presidente di Ancodis, ha sottolineato la necessità di una maggiore chiarezza e di una pianificazione più equilibrata per il secondo anno del percorso FOVI. “Chiediamo che il prossimo ciclo formativo venga avviato con tempistiche più dilatate e compatibili con gli impegni scolastici già previsti,” ha dichiarato Cicero. “Una migliore organizzazione consentirebbe ai docenti di affrontare il percorso con maggiore serenità e di trarne un beneficio reale per la loro crescita professionale.”
La formazione continua è un pilastro fondamentale per il miglioramento della qualità dell’istruzione, ma deve essere progettata tenendo conto delle esigenze e delle sfide quotidiane dei docenti. Ancodis auspica un dialogo costruttivo con le istituzioni per garantire che il secondo ciclo della FOVI possa rappresentare un’opportunità concreta e sostenibile per tutti i partecipanti.
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