È stata finalmente raggiunta una svolta nel campo della formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è stato ufficialmente varato dopo un’approfondita interlocuzione con la Commissione europea, un costruttivo confronto con le Organizzazioni sindacali e un’attenta valutazione dei pareri degli organismi consultivi rappresentativi del mondo della scuola e accademico. Le molteplici indicazioni e suggerimenti ricevuti hanno contribuito a plasmare questo importante provvedimento.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso la sua soddisfazione per questa riforma attesa da oltre un anno. Il Decreto, firmato entro il 31 luglio, apre la strada per l’avvio dei percorsi universitari già nel prossimo anno accademico, permettendo inoltre una coordinazione con le altre procedure di reclutamento previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le misure adottate mirano a formare una nuova generazione di insegnanti altamente preparati, dotati di solide competenze disciplinari e pedagogiche e soggetti a meccanismi di valutazione per garantire un’efficace didattica. L’obiettivo è costruire una scuola di riferimento per le famiglie e gli studenti, focalizzandosi sulla qualità dell’insegnamento.
Il percorso formativo standard prevede l’acquisizione di almeno 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) o Crediti Formativi Accademici (CFA). Sono disponibili anche percorsi alternativi da 30 o 36 crediti, rivolti a chi ha già svolto almeno tre anni di servizio scolastico o ha conseguito 24 CFU/CFA in base al precedente ordinamento.
Tra i punti salienti del Decreto:
L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) sarà responsabile dell’accreditamento dei percorsi, definendo il contenuto e le procedure di monitoraggio della qualità della formazione, oltre alla valutazione finale degli aspiranti docenti.
Tutti i nuovi percorsi si concluderanno con un esame finale, comprensivo di una prova scritta e una lezione simulata. Il superamento di queste prove consentirà ai candidati di conseguire la formazione professionalizzante conforme agli standard minimi richiesti per l’abilitazione.
L’ANVUR effettuerà valutazioni periodiche “ex post” dei percorsi formativi per garantire l’omogeneità della qualità offerta dalle università. Sarà preso in considerazione il “tasso di successo” dei nuovi abilitati alle procedure di reclutamento per la scuola.
Questo importante Decreto rappresenta un passo avanti significativo per il sistema scolastico italiano, puntando alla formazione di insegnanti altamente qualificati e pronti a sostenere la crescita e lo sviluppo delle future generazioni.
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