Firmato l’accordo per gli statali: aumenti in arrivo fino a 165 euro al mese

È stato ufficialmente firmato all’Aran, dopo il via libera della Corte dei Conti, il rinnovo del contratto per le Funzioni centrali, che include ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. L’accordo interessa circa 195mila dipendenti pubblici e rappresenta un passo importante per il miglioramento delle condizioni economiche di questa categoria di lavoratori.

L’intesa riguarda il triennio 2022-2024 e prevede un aumento medio di 165 euro al mese a regime, che sarà visibile nelle buste paga tra febbraio e marzo. Tuttavia, non tutte le sigle sindacali hanno sottoscritto l’accordo. A firmare sono state la Fp-Cisl, Confsal Unsa, Flp e Confintesa Fp, che rappresentano complessivamente il 54,6% dei lavoratori interessati. Le federazioni della Cgil, Uil e Usb, invece, hanno scelto di non aderire.

Un accordo atteso da tempo

Questo rinnovo contrattuale rappresenta una risposta alle richieste di adeguamento salariale avanzate da tempo dai dipendenti pubblici delle Funzioni centrali. L’aumento medio mensile di 165 euro è stato accolto positivamente da molte sigle sindacali firmatarie, che lo considerano un passo avanti per riconoscere il valore del lavoro svolto da questa categoria. Tuttavia, la mancata adesione di Cgil, Uil e Usb evidenzia un quadro sindacale frammentato e pone interrogativi sulle motivazioni dietro questo mancato consenso.

Prossimi passi e impatto sugli statali

Gli aumenti salariali previsti dall’accordo saranno erogati nei primi mesi del 2024, portando un beneficio economico tangibile ai lavoratori interessati. Tuttavia, la mancata firma di alcune delle principali sigle sindacali potrebbe aprire la strada a ulteriori confronti e dibattiti sul futuro delle trattative per i contratti pubblici.

Questo rinnovo rappresenta un segnale importante per il settore pubblico, ma evidenzia anche la necessità di un dialogo più inclusivo tra le parti sociali. Resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi e se sarà possibile trovare una maggiore convergenza tra le diverse posizioni sindacali.

In attesa degli sviluppi futuri, l’accordo firmato rappresenta comunque un risultato concreto per oltre 195mila lavoratori statali, che potranno beneficiare di un incremento salariale significativo, contribuendo così a migliorare la loro qualità di vita.

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