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Ferie non godute, precari risarciti con migliaia di euro, ecco chi ne ha diritto e perché deve procedere subito

Un diritto spesso spesso calpestato, ma i precari devono sbrigarsi prima che intervenga la prescrizione.

I docenti con contratti a tempo determinato fino al 30 giugno hanno diritto a un risarcimento economico per le ferie non richieste e assegnate d’ufficio. Questo principio, confermato dalla Corte di Cassazione, apre la strada a migliaia di lavoratori precari della scuola che possono ottenere fino a 1.000 euro per ogni anno di contratto al 30 giugno negli ultimi dieci anni. Ma come funziona questo diritto e quali sono i passaggi per richiedere l’indennità?

Le ferie: un diritto da richiedere esplicitamente

Secondo la normativa vigente, le ferie spettanti ai docenti devono essere richieste in modo esplicito. Non è consentito al Dirigente Scolastico assegnarle d’ufficio, nemmeno durante i periodi di sospensione delle lezioni, come Natale o Pasqua. Se il docente non presenta una richiesta formale, quei giorni non possono essere sottratti dal totale delle ferie maturate.

In caso di mancata richiesta, il docente ha diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. Questo vale anche per chi, pur essendo attualmente assunto a tempo indeterminato, ha avuto contratti a termine fino a tre anni fa. I Tribunali, grazie alle azioni promosse dal sindacato Anief, stanno riconoscendo risarcimenti fino a 10.000 euro per ferie non richieste negli ultimi dieci anni.

Quando e come calcolare le ferie spettanti

Il numero di giorni di ferie è proporzionale ai giorni di servizio svolti. La formula per calcolarle è la seguente:
Giorni di servizio × 30 (o 32 dopo 3 anni di servizio) / 360
Ad esempio, un docente con 240 giorni di servizio e meno di tre anni di anzianità ha diritto a 20 giorni di ferie.

Le ferie possono essere usufruite principalmente durante i periodi di sospensione delle lezioni, esclusi scrutini ed esami. Tuttavia, se il docente non presenta una richiesta esplicita, quei giorni restano disponibili per la monetizzazione.

I Dirigenti Scolastici possono negare l’indennità?

Un Dirigente Scolastico può far decadere il diritto all’indennità sostitutiva solo se ha inviato una comunicazione scritta al docente, invitandolo a richiedere le ferie e avvisandolo che la mancata richiesta avrebbe comportato la perdita del diritto. In assenza di tale avviso formale, il docente mantiene il diritto al risarcimento.

Come agire per ottenere il risarcimento?

Questa è la domanda che molti precari si pongono, come sempre la Redazione è disponibile a chiarire ogni dubbio e mette a disposizione la propria mail di Redazione: scuolainformazione@gmail.com

Ricordiamo che è possibile recuperare fino a circa 1.000 euro per ogni anno di contratto al 30 giugno dal 2014 ad oggi.

In conclusione, i docenti precari hanno pieno diritto alla monetizzazione delle ferie non richieste. È fondamentale essere consapevoli delle proprie prerogative e agire tempestivamente per ottenere quanto dovuto.

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