Il “plico telematico” è la novità introdotta quest’anno per gli esami di stato. Le paure di una possibile violazione del sistema ad opera degli Hacker è stata scongiurata, al puntio che tutti si sono complimentati con il ministro (ingegnere) Francesco Profumo.
Lo ha fatto anche il neo-presidente della Commissione Cultura della Camera, on. Manuela Ghizzoni: “Un esame di maturità nuovo, per forme e contenuti rivolto a studenti nativi digitali. Per la prima volta gli studenti italiani hanno affrontato temi di maturità immersi nell’attualità e consoni al percorso formativo dei maturandi. La scelta di proporre argomenti che pongono i giovani come soggetto politico e sociale dimostra che la scuola sta interpretando la fase conclusiva di un ciclo di formazione, quale è l’esame di stato, come una finestra sul mondo”. “L’invio delle tracce – continua l’on. Ghizzoni – delle prove scritte non poteva più avvenire con un sistema anacronistico, che aveva come conseguenza principale un inutile dispendio di energie, anche delle forze dell’ordine, e denaro. Con il “Plico telematico” è stato compiuto un primo passo verso il processo di digitalizzazione a cui l’Italia non può sottrarsi, in particolare nei luoghi di formazione”.
“Oggi – ha concluso Ghizzoni – si è aperta una nuova fase verso l’innovazione della scuola italiana, più vicina agli studenti e al mondo reale.”