In questi giorni il governo è al lavoro per evitare i “danni” prodotti dalla riforma Fornero in merito all’età utile per andare in pensione. L’obiettivo dichiarato del governo è la quota 100, con qualche possibile variante.
Per quota 100 si intende la somma degli anni lavorati e l’età anagrafica del lavoratore che deve raggiungere appunto 100 (anni). Attualmente è in vigore la riforma Fornero, “Dunque – scrive il portale pensionioggi – anche le lavoratrici del settore privato dovranno perfezionare almeno 66 anni e 7 mesi di età unitamente a 20 anni di contributi agganciando i requisiti già previsti per le donne del pubblico impiego e per gli uomini.
Resta sempre possibile andare in pensione anticipata indipendentemente dall’età anagrafica, con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o con 41 anni e 10 mesi di contributi le donne (sia del settore pubblico che del privato). Senza alcuna penalizzazione sulla misura della pensione”.
Sempre il portale ci mette a disposizione una dettagliata tabella con tutte le possibili variabili.