Ecco come richiedere l’assegno di inclusione INPS 2023

L’assegno di inclusione è una misura economica a sostegno delle famiglie in difficoltà economica, prevista dalla legge italiana. Chi ne ha diritto può richiederlo attraverso la procedura telematica, inviando la richiesta all’INPS tramite patronati e altri intermediari abilitati.

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Una volta ricevuta la domanda, l’INPS procede a una verifica delle informazioni contenute nella propria banca dati e in quelle messe a disposizione da varie istituzioni pubbliche, come i comuni, il Ministero della Giustizia e il Ministero dell’Istruzione. A questo punto, l’INPS informa il richiedente che per poter ricevere l’assegno sarà necessario sottoscrivere il “Patto di attivazione digitale” e iscriversi al nuovo SIISL (sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

La sottoscrizione del patto di attivazione autorizza la trasmissione dei dati contenuti nella domanda a vari enti autorizzati all’attività di intermediazione, tra cui centri per l’impiego e altri soggetti accreditati. Il beneficio decorre dal mese successivo alla domanda.

I dati vengono anche trasmessi ai servizi sociali dei comuni di residenza, presso cui i richiedenti devono presentarsi entro 120 giorni dall’attivazione digitale per il primo appuntamento, durante il quale si procede alla valutazione “multidimensionale” dei bisogni del nucleo familiare ai fini del patto di inclusione. Ogni 90 giorni i beneficiari, diversi dagli avviabili al lavoro, sono tenuti a ripresentarsi presso i servizi sociali per l’aggiornamento della loro posizione. In caso contrario, il beneficio economico verrà sospeso.

Dopo la prima valutazione, i componenti del nucleo familiare di età compresa tra i 18 ed i 59 anni in condizione di lavorare vengono avviati ai centri per l’impiego per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato, che deve essere sottoscritto entro 60 giorni dall’invio da parte dei servizi sociali. Tuttavia, rimangono alcune perplessità sulla capacità dei centri per l’impiego di sostenere questa attività.

La disciplina di dettaglio sugli adempimenti che devono presiedere alle fasi che conducono all’applicazione della misura è delegata ai successivi DM emessi dal Ministero del Lavoro, sentiti il Garante per la Privacy e l’ANPAL.

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Per quanto riguarda la modalità di erogazione del beneficio, questa avviene tramite la “Carta di Inclusione”, che viene consegnata dopo sette giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Per i prelievi, la norma prevede un prelievo massimo di 100 euro per ogni individuo moltiplicato per la scala di equivalenza e la possibilità di disporre il bonifico per il canone di locazione. Tuttavia, a differenza del reddito di cittadinanza

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