Ecco come cambia l’assegno di inclusione nel 2025, ma non è una buona notizia

Assegno di Inclusione 2025: 11 mesi di erogazione con 1 mese di pausa obbligatoria. Ecco come funziona la nuova misura che sostituisce il Reddito di Cittadinanza

Dal 2025, l’Assegno di Inclusione (ADI) – la nuova misura di contrasto alla povertà che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza (RDC) – verrà erogato per 11 mesi invece di 12. Questa modifica è stata introdotta dal decreto 48/2023 e segna una netta distinzione tra le erogazioni, garantendo il rispetto dei requisiti di accesso.

Il meccanismo prevede un mese di pausa obbligatoria tra un ciclo di pagamento e il successivo. Ad esempio, chi riceverà l’ultima rata a giugno 2025 dovrà inoltrare la domanda di rinnovo a luglio per iniziare a percepire i nuovi pagamenti da agosto. Questo passaggio consente una verifica delle condizioni di bisogno e assicura che i requisiti vengano rispettati.

Rispetto al Reddito di Cittadinanza, l’Assegno di Inclusione presenta alcune differenze chiave. L’RDC garantiva fino a 18 mesi consecutivi con rinnovo immediato, mentre l’ADI eroga un primo ciclo di 18 mesi, seguito da rinnovi annuali di 12 mesi. Dopo ogni ciclo è obbligatorio un mese di sospensione, che riduce le mensilità percepite in un anno a 11.

Per ricevere l’ADI nel 2025, i beneficiari devono soddisfare i requisiti previsti, come la presenza di un componente disabile, minorenne o over 60 in condizioni di svantaggio. Ogni variazione nel nucleo familiare o nella situazione economica deve essere comunicata tempestivamente. Pianificare la domanda di rinnovo in base al calendario dei pagamenti risulta essenziale per non perdere il sostegno economico.

Questa nuova impostazione dell’Assegno di Inclusione mira a garantire un più efficace monitoraggio delle condizioni di bisogno e a promuovere l’autonomia dei beneficiari, attraverso un meccanismo che prevede una pausa obbligatoria tra i cicli di erogazione. Gli esperti sottolineano l’importanza di comprendere appieno le novità introdotte per sfruttare appieno i vantaggi della nuova misura di contrasto alla povertà.

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