Roma, 2 mar – “Dare priorità alla scuola non può essere solo uno slogan: sono convinto che nel nuovo Dpcm si poteva e si doveva fare di più per difendere il diritto all’istruzione dei nostri giovani”. Così Gianluca Vacca, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura a Montecitorio.
“La decisione di basarsi sul parametro dei 250 casi ogni 100mila abitanti per ricorrere alla dad è troppo discrezionale: potrebbe portare, ad esempio, a penalizzare gli studenti delle Regioni in cui si fanno più tamponi. Inoltre, quella cifra non tiene affatto in considerazione le fasce di popolazione colpite. In più”, prosegue, “lasciare la facoltà di scelta ai singoli governatori di chiudere o mantenere aperte le scuole non farà altro che aumentare le disuguaglianze tra studenti”.
“Chiediamo da sempre che le scuole siano le ultime a chiudere, ma queste misure vanno purtroppo nella direzione opposta ed è un pessimo messaggio al Paese”, conclude Vacca.