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Docenti precari italiani a Bruxelles: la petizione che sfida l’abuso dei contratti a termine

Un'iniziativa indipendente per tutelare i diritti degli insegnanti precari

Docenti precari italiani a Bruxelles: la petizione che sfida l’abuso dei contratti a termine

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola esprime grande soddisfazione per l’esito della discussione della petizione presentata alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, avvenuta il 20 febbraio. L’iniziativa, nata dalla volontà dei docenti precari italiani, ha messo in luce l’inerzia del governo nel porre fine al continuo sfruttamento dei lavoratori della scuola attraverso la reiterazione di contratti a tempo determinato. Si tratta di una petizione indipendente, non promossa da alcun sindacato, ma sostenuta dall’On. Ilaria Salis (The Left group – GUE/NGL – Italy), redatta dall’Avv. Maria Rosaria Altieri e presentata dalla Prof.ssa Paola Emiliozzi, che ha coordinato l’iter burocratico.

Le richieste del Comitato e l’azione dell’Unione Europea

I docenti precari con almeno tre anni di servizio hanno chiesto alla Commissione Europea di intervenire, in particolare per l’attuazione della clausola 5 dell’accordo-quadro (direttiva 1999/70/CE), che tutela i lavoratori dall’abuso della reiterazione dei contratti a tempo determinato. Inoltre, il Comitato ha sollecitato un’analisi da parte delle Commissioni Bilancio e Controllo di Bilancio del Parlamento Europeo per verificare l’utilizzo delle risorse del PNRR destinate al settore scolastico.

Una vittoria parziale: la Commissione lascia aperta la discussione

La Commissione per le Petizioni ha accolto le istanze dei docenti italiani, mantenendo aperta la discussione della petizione in attesa di una risposta scritta da parte della Commissione Europea. Questo passaggio è fondamentale per monitorare le eventuali misure che l’Italia adotterà per risolvere la problematica del precariato scolastico.

Il sostegno politico alla petizione

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola ha espresso il proprio ringraziamento agli Onorevoli del Parlamento Europeo che hanno supportato la petizione durante la discussione:
  • Peter Agius (Group of the European People’s Party – Malta)
  • Sandro Ruotolo (Group of the Progressive Alliance of Socialists and Democrats – Italy)
  • Valentina Palmisano (The Left group – GUE/NGL – Italy)
Questo risultato rappresenta un passo avanti significativo per i docenti precari italiani, che continuano a lottare per il riconoscimento dei loro diritti e per la stabilizzazione lavorativa. Leggi anche: Le graduatorie interne di istituto sono da rifare Aumenti e arretrati per i dipendenti statali in arrivo a marzo 2025 con la perequazione

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