I docenti che impartiscono lezioni private devono avere la partita iva, lo afferma l’Agenzia delle Entrate, ma in quale regime forfettario rientrano?
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Cosa dice l’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate conferma l’obbligo di apertura della partita Iva per gli insegnanti che svolgono lezioni private in modo continuativo.
Regimi alternativi
I docenti potranno scegliere tra il regime forfettario al 15% o quello agevolato speciale introdotto dalla Legge di Bilancio 2019, con un’imposta sostitutiva del 15% sui compensi. In ogni caso sarà necessaria la fatturazione.
Forfettario o agevolato speciale?
L’Agenzia chiarisce le differenze tra i due regimi disponibili: il forfettario senza Iva ma con aliquota Irpef al 15%, l’agevolato speciale con esenzione Iva e imposta sostitutiva sempre del 15%.
Questa precisazione dell’Agenzia contribuisce a fare chiarezza su un tema di interesse per molti docenti che integrano il proprio reddito con lezioni private. La partita Iva diventa obbligatoria per chi svolge l’attività in modo sistematico.
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