I neoassunti in ruolo nella scuola devono sottostare a una serie di vincoli per garantire continuità didattica e stabilità del corpo docente. A partire dall’anno scolastico 2023/24, i docenti vincitori di concorso che non hanno l’abilitazione all’insegnamento dovranno affrontare un percorso più lungo prima di poter presentare domanda di mobilità.
Secondo le ultime disposizioni normative, i docenti neoimmessi in ruolo sono tenuti a rimanere nella scuola di assunzione per almeno tre anni, compreso l’anno di prova. Per coloro che hanno vinto il concorso scuola secondaria PNRR 2023 senza essere abilitati all’insegnamento, però, il vincolo si allunga a quattro anni.
Nello specifico, i vincitori di concorso non abilitati seguono questo iter:
- Assunzione a tempo determinato fino al 31 agosto, durante il quale conseguono l’abilitazione attraverso un percorso di 30 o 36 CFU/CFA
- Assunzione a tempo indeterminato e svolgimento dell’anno di prova
- Vincolo di permanenza nella scuola di assunzione per 3 anni, a cui si aggiunge l’anno trascorso con contratto a tempo determinato
Dunque, i docenti senza abilitazione iniziale resteranno vincolati alla stessa sede per un totale di 4 anni, un anno in più rispetto a coloro che hanno già conseguito l’abilitazione.
Durante questo periodo, sarà comunque possibile presentare domanda di assegnazione provvisoria nella sola provincia di titolarità, così come accettare supplenze per classi di concorso diverse da quella di appartenenza. Restano inoltre valide le deroghe previste dalla normativa, come i casi di esubero, sovrannumero o gravi motivi di salute personale o di familiari.
L’obiettivo di questa misura è garantire maggiore continuità didattica e stabilità del corpo docente, evitando il frequente turnover nelle scuole. Un vincolo più stringente per i neoassunti non abilitati mira inoltre a incentivare il completamento del percorso formativo e il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento.
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