Roma, 20 marzo 2025 – Si è svolta lo scorso 18 marzo un’importante tappa nella vicenda relativa ai nuovi percorsi di specializzazione per i docenti di sostegno. Il Presidente del Collegio, incaricato di esaminare il ricorso presentato dal Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, ha deciso di rinviare l’udienza al 3 giugno 2025. La decisione è stata presa in attesa dell’emissione dei Decreti Ministeriali che regolamenteranno i corsi Indire, così da verificare eventuali lesioni dei diritti dei docenti specializzati.
Il rinvio si inserisce in un contesto di dialogo ancora aperto tra i sindacati e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’obiettivo di chiarire le modalità di attuazione dei nuovi percorsi formativi. Questi ultimi, introdotti dal Governo tramite il Decreto Legge n. 71/2024 (convertito in Legge 106/2024), sono destinati ai docenti con almeno tre anni di servizio sul sostegno senza titolo di specializzazione e a coloro che hanno conseguito il titolo all’estero.
I nuovi percorsi prevedono l’acquisizione di soli 30 CFU, una riduzione significativa rispetto ai tradizionali corsi TFA sostegno, che richiedono 60 CFU, almeno otto mesi di formazione in presenza, esami e tirocinio pratico. Questa disparità ha sollevato dubbi e critiche da parte del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, che denuncia l’incompatibilità formativa, la disparità di trattamento e il rischio di sovraffollamento delle graduatorie.
Secondo il Collettivo, tali misure rischiano di compromettere la qualità dell’inclusione scolastica e l’efficacia del sistema educativo nel suo complesso. Per questo motivo, i docenti chiedono la salvaguardia del percorso TFA sostegno, istituito dal Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010, considerato l’unico strumento adeguato per garantire una preparazione completa e qualificata.
“Non possiamo accettare percorsi semplificati,” afferma il Collettivo, che sottolinea l’importanza di percorsi formativi rigorosi e omogenei per tutti i docenti. La richiesta è chiara: il Governo deve garantire standard elevati per tutelare gli alunni con disabilità, le loro famiglie e la qualità del sistema scolastico inclusivo.
Nel caso in cui i Decreti Ministeriali dovessero essere emanati prima della prossima udienza e risultare lesivi nei confronti dei docenti specializzati, il Collettivo si riserva la possibilità di modificare il rito legale e procedere con l’impugnazione contestualmente.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla vicenda, è possibile contattare il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati.
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