Docente tutor, la scuola non sponsorizza la proposta di Valditara
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Docente tutor ha ricevuto una risposta poco convinta da parte degli insegnanti. Lo scenario imprevisto dal Governo è confermato dall’Ansa: ” A pochi giorni dalla nuova scadenza fissata dall’amministrazione centrale, emerge che in molte scuole si fatica a reperire le nuove figure del docente tutor e del docente orientatore. La risposta complessiva, insomma, sarebbe – dalle prime indiscrezioni – limitata, con i dirigenti costretti a fare opera di convincimento nei confronti degli insegnanti perché assumano il nuovo incarico triennale introdotto con i finanziamenti del Pnrr”.
Diversi sono i motivi: la mortificante idea che siano sufficienti 20 ore di aggiornamento per acquisire il patentino, il moltiplicarsi degli aspetti burocratici e infine l’offensivo compenso di 7,34€ netti l’ora.
La scuola vs liberismo economico
Quindi inaspettatamente la scuola ha alzato la testa, opponendosi a un’idea in linea con il criterio della ottimizzazione (massimo risultato investendo poco), un derivato del liberismo economico.
E’ un segnale molto interessante. Probabilmente si è superato il limite di sopportabilità e di accettazione incondizionata dei docenti. I contratti poveri, le nuove figure a costo zero o quasi (animatore digitale, referente contrasto al cyberbullismo, tutor nuovi assunti…) hanno fatto “saltare i nervi” ai docenti. A differenza dello sciopero, la loro opposizione non costa nulla.
Sicuramente è presto per cantare vittoria. La scadenza ultima per le candidature è il 31 maggio, ma se la scarsa adesione dovesse essere confermata, significa che questo dissenso potrebbe ripetersi su altre questioni. Staremo a vedere.
Gianfranco Scialpi