HomeScuolaDL Scuola 2020: Ecco cosa cambia, la sintesi completa

DL Scuola 2020: Ecco cosa cambia, la sintesi completa

?Decreto scuola ok del Senato: concorso straordinario, graduatorie di istituto, stop voto primaria, esami di Stato. Tutte le novità.

?Concorso straordinario: prova scritta con domande a risposta aperta.

?Modifica della prova scritta del concorso straordinario secondaria per il ruolo del decreto n. 510 del 23 aprile 2020.

?Graduatorie di istituto seconda e terza fascia diventeranno provinciali, saranno riaperte e aggiornate. Entro il 15 giugno pubblicata ordinanza. Dal 1 luglio molto probabilmente presentazione istanze tramite la piattaforma istanze on line.

?TFA sostegno: no preselettiva per docenti con tre anni di servizio specifico sostegno.

?Bonus carta docente di 300 euro ai docenti precari con contratto almeno al 30 giugno 2020. Inizialmente approvato, bocciato dalla Commissione bilancio. Quindi non c’è estensione ai precari.

?Istituzione di un tavolo per avviare periodicamente i percorsi abilitanti.

?Scuola primaria: si torna ai giudizi .

?Proroga componente elettiva del CSPI fino al 31 agosto 2020.

?Scuole infanzia paritarie: incarichi temporanei a educatori.

?Edilizia scolastica: strumenti agili a Comuni, Province e Città metropolitane per interventi rapidi in vista della riapertura”

?Operazioni avvio anno scolastico: rinviato al 20 settembre 2020 il termine ultimo per completare le operazioni di immissioni in ruolo, utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.

?Reiscrizione alunni disabili all’anno scolastico su richiesta motivata delle famiglie

?Limitatamente all’a.s. 2019-2020, la scuola può valutare l’opportunità di consentire la reiscrizione dell’alunno con disabilità al medesimo anno di corso frequentato nell’a.s. 2019-2020, sulla base della richiesta della famiglia, acquisito il parere del gruppo di lavoro per l’inclusione a livello di istituzione scolastica.

?Maturità: tutela privatisti

Per i candidati privatisti all’esame di Stato conclusivo del II ciclo di istruzione che sosterranno l’esame nella sessione straordinaria di settembre, è previsto che partecipino alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato nonché ad altre prove previste dalle università, istituzioni dell’alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma, a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione, comunque denominate, per le quali sia richiesto il diploma di scuola secondaria di secondo grado, con riserva del superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

?Call-veloce per la scuola primaria e scuola dell’infanzia la fascia aggiuntiva si collocherà dopo il concorso straordinario 2018

?Esami di Stato scuola secondaria di I grado

Sarà semplificato, si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti.

?Scuola secondaria di II grado

Previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma. Tutti gli studenti avranno la possibilità di partecipare agli esami

?Ammissione all’anno successivo

Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. Non ci sarà il meccanismo dei debiti alla secondaria di II grado. All’inizio di settembre, infatti, invece degli abituali corsi di recupero delle insufficienze, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, dalla primaria fino alla classe quarta del secondo grado, recuperare e integrare gli apprendimenti: ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, potrà essere recuperato/approfondito all’inizio del prossimo. Ci sarà particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali.

?Avvio del nuovo anno

Il decreto consente di lavorare, da subito, anche al nuovo anno scolastico dando al Ministero gli strumenti per operare con rapidità e di raccordarsi, ad esempio, con le Regioni per uniformare il calendario di avvio delle lezioni.

?No concorso specifico sostegno: l’emendamento non ha adeguata copertura finanziaria. Sarà riproposto in Decreto rilancio.

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