La lettura del DL 36 convertito in legge , chiarisce che la card docenti resta, fu introdotta nel 2015 dalla Legge 107. Ma c’è un però !
Da un’ analisi più approfondita emerge che dei i 387 milioni di stanziamenti previsti per la card la riforma recentemente approvata utilizza una quota parte per la scuola di Alta Formazione e una quota parte per pagare i tutor dei nuovi percorsi abilitanti, per un totale complessivo di 50 milioni di euro.
E sempre dalla carta docenti saranno detratti ulteriori 40 milioni di euro per sostenere il sistema di formazione del personale docente.
Nel tempo verranno detratti alla card docenti altri 96 milioni di euro.
Una sostanziosa sforbiciata di 186 milioni di euro quindi tanto che qualche sindacato ha fatto un po’ di conti, nei prossimi anni i soldi della carta del docente potrebbero ridursi dai 500 euro attuali, previsti dalla 107, a circa 350/370 euro.
Questo è l’effetto di una riforma che prevede la ricollocazione di risorse già stanziate per la scuola senza prevedere nuovi investimenti peraltro in regime di PNRR, si taglieranno tanto risorse per la Card quanto 9600 posti di organico di diritto nei prossimi anni.
Libero Tassella
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