Dispersione scolastica in calo nel Mezzogiorno: la Sicilia segna un record positivo

Negli ultimi anni, la dispersione scolastica ha rappresentato una sfida cruciale per il Mezzogiorno d’Italia, con dati spesso preoccupanti, soprattutto in regioni come la Sicilia. Tuttavia, recenti statistiche offrono una prospettiva più incoraggiante: la dispersione scolastica in Sicilia è diminuita del 5,2%, segnando un miglioramento significativo. Questo risultato si inserisce in un contesto più ampio di calore in tutto il Sud Italia, confermando l’efficacia delle misure adottate dal governo Meloni e dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Secondo la senatrice Ella Bucalo (Fratelli d’Italia), membro della commissione cultura e istruzione del Senato, questi dati rappresentano una “rivincita straordinaria dello Stato”. Bucalo ha sottolineato come i fondi ministeriali, insieme a quelli del PNRR, abbiano avuto un impatto decisivo nella lotta contro l’abbandono scolastico. In particolare, il piano “Agenda Sud”, voluto dal premier Giorgia Meloni, è stato progettato per garantire pari opportunità educative su tutto il territorio nazionale, con un focus specifico sul Mezzogiorno.

Le iniziative messe in campo hanno migliorato la qualità della didattica e potenziato le attività extracurriculari, grazie all’introduzione di tutor e laboratori nelle scuole più a rischio. Questi interventi mirati non solo hanno ridotto il tasso di dispersione, ma hanno anche offerto a migliaia di studenti nuove opportunità di crescita e apprendimento, contrastando l’idea che “la strada sia l’unica alternativa”.

Il successo della Sicilia rappresenta un modello positivo per il futuro delle politiche educative, offrendo speranza in un settore da sempre caratterizzato da profonde difficoltà.

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