Il consumo di sostanze psicotrope negli adolescenti rappresenta un fattore di rischio statisticamente significativo per l’abbandono dell’istruzione superiore come analizzato in diversi studi internazionali.
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La più diffusa sostanza utilizzata è la cannabis con una percentuale di quasi la metà della popolazione studentesca dai 17 ai 18 anni.
Il rischio appare essere correlato all’età del primo utilizzo, fonti bibliografiche nazionali citano unrischio del 60% negli adolescenti di età inferiore ai 15 anni.
Una review di Esch opera una metanalisi dei diversi studi pubblicati calcolando il
rischio aggiunto relativo all’abbandono scolastico dal 2.05% nei maschi al 3.41% nelle femmine,rappresentando il 17% al netto delle condizioni socio-economiche familiari e cognitive.
L’Italia è, tra i paesi europei, uno di quelli con rischio maggiore di dispersione scolastica: il 15% dei ragazzi tra 18 e 24 anni ha conseguito esclusivamente il titolo di scuola media inferiore, Il 2,2 % è da considerarsi NEET.
La diffusione delle sostanze d’abuso tra gli adolescenti in Italia ha raggiunto nuovamente i
preoccupanti numeri pre-pandemia come sottolinea la Relazione al Parlamento sulle
Tossicodipendenze.
Tra gli studenti 15-19enni, nel 2021, circa 460mila (18%) hanno assunto una sostanza
psicoattiva illegale nel corso dell’ultimo anno, il 10% ha fatto uso di sostanze nell’ultimo
mese e il 2,8% ne ha fatto uso più volte a settimana.
Circa 170mila ragazzi hanno utilizzato psicofarmaci senza prescrizione medica con una
prevalenza tripla fra le studentesse. Oltre il 50% lo ha fatto per “star meglio con sé stesso”
Inoltre l’isolamento ha contribuito all’istaurarsi della diagnosi “Hikikomori”, un fenomeno
emergente che è stato indagato all’inizio in Giappone ma che comincia ad essere
riconosciuto anche in Italia e che riguarda coloro che decidono spontaneamente di
rinunciare alla vita sociale per periodi significativamente lunghi (circa 6 mesi) alimentato
dalla commercializzazione online di sostanze d’abuso.
In un simile contesto una diagnosi precoce dei disagi emotivi e psicologici risulta fondamentale per combattere la dispersione scolastica e l’isolamento sociale.
Risulta necessario, pertanto, che ogni scuola costituisca il Gruppo di lavoro per il coordinamento della prevenzione della dispersione scolastica quale presidio permanente a sostegno di tutti gli alunni Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le scuole secondarie, hanno la possibilità di prevedere interventi straordinari finalizzati alla riduzione dei divari territoriali e alla lotta alla dispersione scolastica (decreto del Ministro dell’istruzione 24 giugno 2022, n. 170).
Fondamentale è intervenire creando in classe un clima favorevole all’apprendimento, spronando l’autonomia degli studenti, adottando la didattica metacognitiva per rendere gli studenti consapevoli e protagonisti attivi del loro processo di apprendimento. Ampio spazio va dato ai percorsi individualizzati e alla didattica inclusiva per sviluppare il potenziale di ogni studente.
Enrico Izzo
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