Il 24 maggio si è svolto l’incontro al MIUR sul conferimento e mutamento degli incarichi dirigenziali per l’anno scolastico 2013/2014 che avevamo sollecitato in occasione del confronto sul dimensionamento. della rete scolastica e sugli organici dei dirigenti.
L’Amministrazione ha chiesto di conoscere le osservazioni delle Organizzazioni sindcali sulle operazioni effettuate dai Direttori Regionali lo scorso anno sulla base della Circolare per il 2012/2013 che richiamava l’ipotesi di Contratto Integrativo Nazionale sottoscritta in data 5 giugno 2012. Ha informato che non intende procedere quest’anno alla stipula di un contratto integrativo tenuto conto dei rilievi fatti dal Dipartimento della Funzione Pubblica con riferimento alle esclusioni dalla contrattazione previste dal DLgs 150/2009 (decreto Brunetta).
Il prossimo incontro sarà quindi dedicato all’informazione sindacale sulla Circolare della Direzione Generale per il Personale Scolastico per gli incarichi dirigenziali del 2013/2014.
L’Amministrazione ha poi fornito informazioni sulla situazione dei contenziosi relativi ai concorsi regionali per dirigenti scolastici.
La nostra posizione
Abbiamo confermato il nostro totale dissenso ad atti unilaterali dell’amministrazione e chiesto il rispetto di quanto previsto dal CCNL 2006/2009, sottoscritto definitivamente il 15 luglio 2010 quando già esisteva il DLgs 150/2009. In assenza di un nuovo atto negoziale condiviso abbiamo ricordato che dovrà essere rispettato integralmente quanto previsto dall’art. 11 del CCNL 2002/2005, così come modificato dal CCNL 2006/2009.
Nel merito abbiamo osservato che, anche quest’anno, i dimensionamenti produrranno interruzione di incarichi dirigenziali e spostamenti dei dirigenti scolastici e che continueranno a verificarsi casi di esubero regionale.
È nostra intenzione ottenere per i dirigenti la massima tutela possibile per i disagi che le ristrutturazioni della rete scolastica possono determinare. L’esperienza dell’anno scorso non deve ripetersi: non è accettabile che ci siano dirigenti costretti a spostarsi a grandi distanze dalla residenza e a volte anche in altra provincia. Non deve ripetersi l’assegnazione di reggenze a distanze anche superiori ai 100 chilometri (come in Campania) o l’assegnazione allo stesso dirigente di 3 scuole autonome (come in Molise). I dirigenti che l’anno scorso sono stati costretti a spostarsi senza che si sia tenuto conto del loro luogo di residenza debbono poter avere un mutamento di incarico. Deve essere assicurato il rispetto delle norme speciali a tutela della disabilità e della maternità e deve essere consentita la mobilità interregionale.
Le nostre richieste al MIUR
A conclusione del confronto abbiamo chiesto all’Amministrazione di fornire sempre alle Organizzazioni sindacali tutte le comunicazioni relative all’applicazione del CCNL della dirigenza scolastica inviate agli Uffici Scolastici Regionali o intercorse con altri soggetti della Pubblica Amministrazione. Non accettiamo che l’Amministrazione risponda agli uffici periferici dando interpretazioni unilaterali dei contratti
Abbiamo infine chiesto di attivare un tavolo di informazione sindacale e di confronto sul tema della valutazione dei dirigenti scolastici, in particolare in riferimento alla sperimentazione VALES e al coinvolgimento dei dirigenti neoassunti, ricordando la piena vigenza dell’art. 20 del CCNL 2006/2009.
FLC CGIL