Non è lecito e nell’articolo spieghiamo cosa rischia un Dirigente Scolastico se decide di negare il permesso garantito dalla Legge 104 del 99.
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I permessi previsti dalla Legge 104 devono essere garantiti a prescindere dai giorni di richiesta, a meno che la domanda non sia corredata da idonea documentazione o non vengano rispettate le condizioni stabilite. Anche se la richiesta cade in giorni considerati “strategici”, come nei pressi delle festività o degli impegni scolastici, non può essere negata.
Legge 104 e permessi, cosa prevede l’art. 15 del CCNL?
Tuttavia, l’art. 15 del CCNL invita i lavoratori ad evitare giorni di massima assenza dei colleghi, come cortesia. Urgenze improvvise legittimano modifiche alla pianificazione iniziale dei permessi, cui il dirigente deve aderire data la priorità dell’assistenza.
Un rifiuto ingiustificato può implicare responsabilità per danno esistenziale o abuso d’ufficio. Il lavoratore non deve poi giustificare l’uso dei permessi nemmeno in caso di cambi di organizzazione. Un danno alla persona assistita potrebbe inoltre far emergere responsabilità per danno biologico con risarcimento.
I limiti del dirigente tutelano i diritti previsti dalla legge a favore dei lavoratori che devono assolvere compiti di cura: la corretta applicazione della normativa evita lesioni ai legittime esigenze di assistenza.
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