Diplomati magistrali e concorso, ecco in cosa consiste la prova

Come sarà strutturata la prova del concorso riservato dei diplomati magistrali?

Concorso riservato diplomati magistrali, ecco come sarà strutturata la prova del concorso riservato.  Si tratterà di una prova diciamo semplice. Il candidato si preparerà a casa una lezione che dovrà replicare poi davanti alla commissione esaminatrice. Gli sarà concesso il tempo massimo di 30 minuti e per di più la commissione non avrà diritto di intervenire, ma solo di ascolare.

La seconda prova invece avrà durata massima di 15 minuti e si traterà di una sorta di colloquio fra il candidato e la commissione esaminatrice, probabilmente sulla stessa lezione simulata presentata dal candidato.

A stabilire le regole è stato lo stesso ministro Bussetti e a giudicare da quanto abbiamo appreso si tratta di una prova semplice che sanerà una situazione che si trascina da anni e anni.  Le regole saranno contenute in un decreto di prossima emanazione.

Secondo ItaliaOggi si tratta di una sanatoria “Più che una selezione una sanatoria, per quanti hanno lavorato già nella scuola dell’infanzia o primaria per almeno due anni negli ultimi otto con il diploma magistrale, conseguito prima del 1999, oppure con la successiva laurea in scienza della formazione primaria (una minoranza, questi ultimi)”.

Quanti sono i candidati?

I partecipanti al concorso in possesso dei requisiti richiesti sarebbero circa 70 mila. I partecipanti che supereranno il concorso (tutti?) entreranno nelle Graduatorie di Merito Regionali e da lì saranno poi immessi in ruolo. Una sorta di graduatorie ad esaurimento camuffate.

In un precedente articolo abbiamo anticipato come sarà strutturato il punteggio finale, ovvero le varie percentualiderivanti dal servizio prestato, dai titoli, dalla prova eccetera. La parte da leone la farà il servizio prestato.