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Questione diplomati magistrale, ora la soluzione politica

Diplomati magistrali – InformazioneScuola ha sempre spinto per la soluzione politica, nel web, siamo stati e forse continuiamo ad essere, l’unico portale a spingere in tal senso, la stragrande maggioranza ha enfatizzato i ricorsi, alcuni addirittura hanno riempito la home del portale di banner che pubblicizzavano ogni sorta di ricorso, anche contro l’amministratore del proprio condominio, riproducendo un vero e proprio mercato delle “vacche”, tuttavia dopo la sentenza definitiva dell’adunanza plenaria siamo arrivati al dunque. Pare che gli stessi promotori dei ricorsi, che in questi anni hanno raccolto migliaia di adesioni e tessere, oggi chiedano la soluzione politica, era ora! Anche perchè resta in sospeso la questione di centinaia di migliaia di ricorsisti disperati.

Cosa accadrà dopo la sentenza della plenaria?

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La questione resterà aperta ancora a lungo, chi è stato immesso in ruolo con riserva T e chi inserito con la stesa riserva nelle GaE, dovrà attendere la sentenza del tribunale amministrativo regionale, i tempi sono lunghi ecco perché oggi più che mai si rende necessaria la soluzione politica che definisca in maniera chiara la situazione sia dei diplomati magistrali ricorsisti sia dell’altra caterva di docenti che proprio sulla scia delle maestre si sono gettati obtorto collo su tutti i ricorsi proposti da sindacati, studi legali e da chi più ne ha più ne metta. La sentenza dei diplomati magistrale inevitabilmente chiama in causa l’altra categoria di docenti, gli ITP i quali grazie al ricorso e alla successiva cautelare del TAR del Lazio sono stati inseriti in seconda fascia di istituto, altri addirittura hanno chiesto l’inserimento GaE.  Temiamo che alla luce delle recente sentenza e al nuovo orientamento della giurisprudenza anche questi insegnanti rischiano di fare un buco nell’acqua.

E’ finita la stagione dei ricorsi?

Ritornando ai diplomati magistrale e alla sentenza definitiva della plenaria. L’esito ha gettato nello sconforto migliaia di insegnanti, anche quelli in ruolo da qualche anno che credevano di avercela ormai fatta, proprio loro dovranno avere pazienza e attendere le singole sentenze che inizieranno ad arrivare già da febbraio 2018, con molta probabilità gli verrà concesso – in via del tutto straordinaria – di completare l’anno scolastico al fine di non generare altro caos, ma dal prossimo anno dovrebbero rientrare nei ranghi di competenza, tuttavia ci pare lecito domandarci cosa succederà alle altre maestre che non avevano prodotto ricorso e che si sono visti soffiare il posto in ruolo? Hanno diritto ad una sorta di compensazione? Ecco perché urge una soluzione politica, intanto però sembra che la stagione dei ricorsi sia giunta al crepuscolo, anche se in rete pare che ci sia chi continua a proporne di nuovi. La posizione di Informazionescuola resta la solita e amiamo ribadirla: soluzione politica e un piano serio di reclutamento al fine di svuotare prima le GaE e poi assumere chi ha già maturato anni ed anni di servizio e probabilmente evitare di creare ulteriore caos.

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