Il Metodo Feuerstein, nato dalla mente dello psicologo Reuven Feuerstein, si basa sulla teoria della modificabilità cognitiva strutturale, secondo cui l’intelligenza è modificabile in qualsiasi momento della vita. Questa teoria si riferisce alla capacità dell’individuo di modificarsi e di modificare le proprie capacità cognitive in modo stabile, permettendogli di funzionare con azioni auto regolative e auto perpetuanti.
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Il metodo prevede la presenza di una corretta mediazione, ovvero l’azione svolta da un adulto per mediare tra l’universo di stimoli ambientali e la capacità di elaborazione del bambino. Questo permette al bambino di sviluppare abilità di selezione e strutturazione delle informazioni in ingresso e di organizzare le risposte in modo comunicativo e socialmente significativo.
Sebbene il Metodo Feuerstein sia stato originariamente sviluppato per supportare bambini con deficit cognitivi importanti, come la sindrome di Down, si è scoperto che può essere utile anche per molte altre categorie di individui. Oggi il metodo viene applicato in molti paesi del mondo a diverse tipologie di persone, tra cui studenti disabili, bambini con leggere disabilità, studenti con scarso rendimento scolastico, studenti particolarmente dotati, studenti di cultura diversa da quella circostante, studenti ipovedenti ed ipoacustici, pazienti in riabilitazione neurologica ed anziani, e adulti con compiti dirigenziali.
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La vasta gamma di proposte metodologiche di supporto alla didattica formativa disponibili rende possibile l’utilizzo del Metodo Feuerstein e di altri metodi simili. Tuttavia, è importante che gli operatori della formazione, come docenti ed educatori, siano adeguatamente formati per ottenere gli obiettivi formativi. In questo modo, sarà possibile garantire un efficace utilizzo di questo metodo innovativo e di altri strumenti didattici a supporto dell’apprendimento.
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