La destra e la scuola sembrano destinate a non trovare un punto d’incontro. L’Onorevole Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha espresso un duro giudizio sull’operato del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, definendolo “un nemico della scuola pubblica, della cultura e del buonsenso”. Un tema che solleva interrogativi sul futuro dell’istruzione pubblica in Italia.
Dalle “Tre I” alla scuola della Bibbia: un confronto acceso
In un post su Facebook, Fratoianni ha ricordato le politiche scolastiche dell’era Berlusconi, che ponevano l’accento su inglese, informatica e impresa (“le Tre I”), accusandole di preparare i giovani a un futuro di precarietà e competizione. L’attuale visione di Valditara, secondo Fratoianni, non è da meno: “La scuola della Bibbia e della storia, ma solo di Italia e Usa, è una scuola classista che vuole chiudere i giovani in recinti ormai inesistenti.”
La sfida della globalizzazione e il ruolo della scuola
Fratoianni critica l’idea di eliminare o ridurre l’insegnamento della storia e della geografia mondiale dai programmi scolastici. “Quando suona la campanella, i giovani continuano a vivere nel mondo attraverso lo smartphone. Se la scuola non offre strumenti per comprendere la complessità del mondo, gli algoritmi dei social diventano il loro unico riferimento. Questo crea una formazione lacunosa, soprattutto per i ragazzi delle famiglie più svantaggiate, che trovano nella scuola l’unica opportunità di scoprire il mondo e le sue culture.”
Un attacco diretto al ministro Valditara
Concludendo il suo intervento, Fratoianni non risparmia parole forti: “Valditara non è solo un nemico delle metafore e della fantascienza, ma anche e soprattutto della scuola pubblica e della cultura. Le sue politiche rischiano di impoverire ulteriormente un sistema già in difficoltà.”
Un futuro incerto per l’istruzione pubblica
Il dibattito sulla scuola italiana resta aperto, con visioni contrapposte che riflettono profonde divisioni politiche e culturali. Resta da vedere se il sistema educativo saprà adattarsi alle sfide della modernità senza perdere di vista il suo ruolo fondamentale: formare cittadini consapevoli e preparati ad affrontare un mondo in continua evoluzione.
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