Il rinnovo del contratto della scuola è uscito dai radar, nessuna forza politica in campagna elettorale ne parla, qualcuno azzarda cifre ipotetiche e meritevoli che resteranno teoria, ma del rinnovo vero e proprio è calato il silenzio, verrebbe da chiedersi se le forze politiche un po’ si vergognano delle risorse stanziate che porteranno nelle tasche dei lavoratori della scuola (ATA e Docenti) pochi spiccioli.
Rinnovo del contratto scuola, dai politici solo chiacchiere
L’inflazione galoppa a quasi il 9% e le risorse a disposizione sono davvero poche, si prevede un aumento che supera di poco la soglia dei cento euro lordi che al netto si traducono a 75-80 euro netti per chi è collocato in uno scaglione stipendiale alto, circa 40-50 euro per i più giovani. Agli ATA andranno circa 60-65 euro netti.
Poi però ci chiediamo perché i laureati scelgono di lavorare a scuola come ripiego e i più bravi invece o vanno all’estero oppure nel privato.
Ma in campagna elettorale vige il silenzio, nessuno parla del rinnovo del contratto della scuola, ma si riempiono la bocca con la “scuola che vogliamo” dimenticandosi che proprio la comunità scolastica vede impegnati attivamente docenti ed ATA.
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