Decreto Semplificazioni, il ministro non sente ragioni e conferma il docente di sostegno anche senza titolo

Tutela dello studente disabile la proposta del ministro inserito nel decreto semplificazioni è bocciata dalla scuola e dagli insegnanti specializzati.

Molti, come Scuola Bene Comune, hanno denunciato la scelta bollandola come “privatizzazione del sostegno”, ma anche i sindacati, la Uil su tutte si è detta contraria, ma a quanto pare il ministro non sente ragioni.

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La norma che fa discutere

Il Decreto Semplificazioni vorrebbe confermare il docente di sostegno sullo stesso posto per 3 anni, anche se non specializzato. L’insegnante senza specializzazione verrebbe mantenuto su richiesta della famiglia, in via subordinata a quello specializzato.

La protesta degli specializzati

La proposta non piace ai sindacati e agli insegnanti con specializzazione sul sostegno. Questi ultimi ritengono di essere tutelati meno dei colleghi non specializzati, nonostante gli alti costi economici e gli sforzi per conseguire la specializzazione tramite il TFA.

Il rischio di discriminazione

Con questa norma, gli insegnanti specializzati temono un trattamento discriminatorio rispetto a chi ha seguito un semplice percorso di formazione. Vorrebbero che la specializzazione fosse requisito indispensabile per l’insegnamento di sostegno.

Le richieste dei sindacati

Oltre alla cancellazione della norma contestata, i sindacati chiedono la definitiva stabilizzazione dei docenti specializzati attraverso l’immissione in ruolo dalla prima fascia delle GPS, per tutelare gli studenti disabili e valorizzare adeguatamente chi ha competenze specifiche.

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