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lunedì, Marzo 31, 2025
ScuolaMinistero dell'IstruzioneDecreto Scuola, Vaditara: più stabilità per i docenti e meno supplenze

Decreto Scuola, Vaditara: più stabilità per i docenti e meno supplenze

Nuove misure per coprire le cattedre vacanti e ridurre il precariato

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto che introduce modifiche significative al sistema di reclutamento dei docenti, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La riforma, frutto di un confronto con la Commissione Europea e basata sull’analisi dei primi due anni di applicazione del sistema attuale, mira a garantire maggiore stabilità al sistema scolastico italiano e a ridurre il ricorso alle supplenze.

Una delle principali novità riguarda l’integrazione delle graduatorie con i candidati idonei nei concorsi Pnrr. Questi ultimi, pur non avendo ottenuto il ruolo, potranno essere utilizzati per coprire fino al 30% dei posti banditi, a condizione che abbiano raggiunto il punteggio minimo nelle prove concorsuali. Questa misura rappresenta un passo avanti verso una maggiore copertura delle cattedre vacanti con docenti competenti e qualificati.

Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di questa riforma: “Compiamo un passo decisivo per garantire la copertura completa delle cattedre con docenti stabili e competenti. La nostra azione mira a ridurre al minimo il ricorso alle supplenze, aumentando al contempo la stabilità del sistema scolastico”.

Un’altra innovazione riguarda l’anticipazione dei tempi per la negoziazione dei contratti di lavoro. I docenti potranno firmare i contratti prima della presa di servizio, consentendo di rendere disponibili eventuali posti non assegnati già nell’anno scolastico in corso. Questo punta cambiamento a ottimizzare il processo di assegnazione delle cattedre ea evitare ritardi nell’avvio dell’anno scolastico.

Infine, viene istituito un elenco generale per la copertura delle cattedre vacanti. A questo elenco potranno accedere sia i docenti che hanno superato un concorso dal 2020 sia gli idonei dei concorsi Pnrr oltre la quota del 30%. Inoltre, sarà possibile essere immessi in ruolo anche in regioni diverse da quella in cui si è svolto il concorso, offrendo così maggiori opportunità ai candidati e contribuendo a risolvere le carenze di personale in alcune aree del Paese.

Questa riforma rappresenta un importante passo avanti verso un sistema scolastico più efficiente e stabile, capace di rispondere alle esigenze degli studenti e di valorizzare il ruolo dei docenti.

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