Diverse centinaia di insegnanti sono in apprensione per il possibile annullamento del loro inserimento in ruolo avvenuto attraverso il concorso ordinario infanzia e primaria del 2020. Questi docenti erano risultati idonei grazie allo svolgimento di prove suppletive a causa dell’impossibilità di sostenere le prove nella prima data a causa dell’isolamento Covid.
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Il Ministero dell’Istruzione ha però impugnato questa decisione del TAR sostenendo la necessità di una prova unica, e il Consiglio di Stato – cui spetterà l’ultima parola – potrebbe ribaltare l’esito del reclamo accolto dai giudici amministrativi. In tal caso gli insegnanti assunti in ruolo da settembre rischierebbero il licenziamento.
Si attendono con ansia le sentenze dei magistrati di Palazzo Spada, attese a breve, che chiariranno la posizione di centinaia di docenti della scuola dell’infanzia e primaria. Un verdetto che rischia di avere pesanti conseguenze sul loro futuro lavorativo.
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