Una delle problematiche che più delle altre hanno riscontrato i docenti durante la DAD riguardava gli accessi dei docenti ai corsi online e quindi verificare le presenze.
Con la DDI si è cercato di “istituzionalizzare” le attività didattiche integrate, sia dal punto di vista disciplinare che, sia da quello didattico.
Aspetti disciplinari relativi all’utilizzo degli strumenti digitali
Prendiamo come riferimento la piattaforma più diffusa e usata dalle scuole italiane: la Google Suite for Education e in particolare Google Meet.
Molti non sanno che proprio Google Meet possiede un sistema di controllo molto efficace e puntuale che permette all’amministratore di sistema di verificare quotidianamente i cosiddetti log di accesso alla piattaforma.
È possibile, dunque, monitorare, in tempo reale, le sessioni di videoconferenza aperte, l’orario di inizio/termine della singola sessione, i partecipanti che hanno avuto accesso e il loro orario di ingresso e uscita.
La piattaforma è quindi in grado di segnalare tutti gli eventuali abusi, occorsi prima, durante e dopo ogni sessione di lavoro.
La Google Suite for Education offre la possibilità di attivare account personali per ciascun docente e per ciascun discente. Attraverso questi account gli studenti possono partecipare alle attività di Didattica Digitale Integrata.
Le scuole che utilizzano tale strumento informano gli alunni e gli stessi docenti che si tratta di account legati all’attività didattica e vanno utilizzati esclusivamente per questo motivo. Dunque è vietato diffondere immagini o registrazioni relative alle persone che partecipano alle video lezioni, disturbare lo svolgimento delle stesse, utilizzare gli strumenti digitali per produrre e/o diffondere contenuti osceni o offensivi.
I docenti invece devono tener presente che si tratta di account di lavoro anche a loro è vietato l’utilizzo delle loro applicazioni per motivi che esulano le attività didattiche, la comunicazione istituzionale della Scuola o la corretta e cordiale comunicazione personale o di gruppo tra insegnanti, studentesse e studenti, nel rispetto di ciascun membro della comunità scolastica, della sua privacy e del ruolo svolto.
Sanzioni disciplinari
Un esempio di “patto disciplinare” fra scuola e famigia è che il mancato rispetto di quanto stabilito nelle presenti indicazioni da parte delle studentesse e degli studenti può portare all’attribuzione di note disciplinari e all’immediata convocazione a colloquio dei genitori, e, nei casi più gravi, all’irrogazione di sanzioni disciplinari con conseguenze sulla valutazione intermedia e finale del comportamento.
Anche durante lo svolgimento delle video lezioni alle studentesse e agli studenti è richiesto il rispetto di alcune regole, noi riportiamo qualche esempio concreto:
? Accedere al meeting con puntualità, secondo quanto stabilito dall’orario settimanale delle video lezioni o dall’insegnante. Il link di accesso al meeting è strettamente riservato, pertanto è fatto divieto a ciascuno di condividerlo con soggetti esterni alla classe o all’Istituto;
? Accedere al meeting sempre con microfono disattivato. L’eventuale attivazione del microfono è richiesta dall’insegnante o consentita dall’insegnante su richiesta della studentessa o dello studente.
? Partecipare al meeting con la videocamera attivata che inquadra la studentessa o lo studente stesso in primo piano, in un ambiente adatto all’apprendimento, con un abbigliamento adeguato e provvisti del materiale necessario per lo svolgimento dell’attività;
? La partecipazione al meeting con la videocamera disattivata è consentita solo in casi particolari e su richiesta motivata della studentessa o dello studente all’insegnante prima dell’inizio della sessione. Dopo un primo richiamo, l’insegnante attribuisce una nota disciplinare alle studentesse e agli studenti con la videocamera disattivata senza permesso.
? Il reiterarsi di comportamenti scorretti durante le video lezioni comportano la segnalazione al coordinatore di classe che concorderà con l’ufficio di Presidenza la sanzione prevista dal Regolamento di disciplina.
I testi per prepararsi al concorso ordinario 2020
Inizia un anno scolastico ancora all’insegna dell’emergenza, molte cose probabilmente cambieranno e non sempre in meglio, ma al momento non vi sono alternative.
La scuola e in particoare i docenti seppur con qualche lamentela stanno rispondendo alle nuove richieste con grande professionalità e senso del dovere. E’ già un buon inizio.